Indicazioni pratiche di attuazione e valutazione del metodo Gentlecare in un volume, con esperienze da Nord a Sud
Sacile (Pn) 22 settembre h 20.30
Paluzza (Ud) 25 settembre h 18
Gli anziani fragili, i grandi anziani e le persone affette da demenza o Alzheimer modificano il loro modo e le loro capacità di interazione con l’ambiente circostante. Su questo si basa Gentlecare, il sistema di cura ideato dalla terapista occupazionale canadese Moyra Jones, che individua come obiettivo fondamentale il benessere della persona e di chi le sta vicino, e come strumento operativo la protesi di cura. Ora un libro raccoglie le esperienze di applicazione del metodo in Italia, per raccontare cosa è stato fatto, a che punto si è arrivati e dove si vuole andare.
E’ uscito pochi giorni fa “Gentlecare: cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazione del metodo”, indicazioni pratiche di attuazione e valutazione dell’efficacia di Gentlecare a cura di Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Enzo Angiolini, soci fondatori del gruppo Ottima Senior di Pordenone assieme alla Cooperativa sociale Itaca. “Gentlecare cronache di assistenza” (Erickson) sarà presentato in anteprima regionale domani 22 settembre alle 20.30 nella Casa di riposo di Sacile (Pn) e il 25 settembre alle 18 nella Casa di riposo di Paluzza (Ud), dopo il successo dell’anteprima nazionale del 18 settembre all’Asp Grazioli di Trento.
Il gruppo Ottima Senior, fondato nel 2005, dal 2011 è referente per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e della verifica del metodo per l’Italia e per l’Europa e ha elaborato le Linee guida per l’applicazione del Modello Gentlecare®. “Molte persone hanno scelto Gentlecare in enti e regioni diverse, accomunate dalla passione e dall’idea che si può e si deve pensare in modo nuovo ai servizi per anziani – spiega Ottima Senior -. Il libro parte da una riflessione sui nuovi bisogni delle persone anziane e sulle ragioni per le quali il metodo Gentlecare aiuta a costruire un possibile “fare” nella complessità della demenza”.
Come evidenziato dal Rapporto OMS-ADI Demenza: una priorità di Salute pubblica (2012) e sottolineato dal recente Piano nazionale demenze – Strategie per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze (2014), “la demenza si propone come espressione paradigmatica di cronicità, che richiede diagnosi tempestiva, supporto ai caregiver, formazione specifica, servizi diversificati – prosegue Ottima Senior – che devono trovare la programmazione e il coordinamento necessari attraverso una rete socio sanitaria realmente integrata”.
Articolato in dieci capitoli per un totale di 246 pagine, oltre a contributi di Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Enzo Angiolini, il volume ospita diversi contributi esterni di esperti del settore. I tre elementi della protesi Gentlecare – spazio, persone, programmi – vengono illustrati da un punto di vista metodologico e operativo, “per fornire indicazioni pratiche di applicazione e valutazione dell’efficacia di Gentlecare”. La sezione centrale propone alcune esperienze di applicazione in diverse regioni d’Italia, evidenziando la duttilità del metodo e i risultati ottenuti. Come evidenziato nelle conclusioni, “una sempre maggiore diffusione del metodo Gentlecare permetterà un cambiamento culturale e organizzativo, grazie al quale pensiero clinico, relazione terapeutica e forma organizzativa sono interdipendenti”.
Info e contatti: [email protected], www.ottimasenior.it.