Per gli amanti più fashion victim della biclicletta, o vi organizzate un bel viagio in Olanda con tutta la famiglia oppure cliccate su www.qibbel.nl/en, per un viaggio 360° on bike. Qibbel produce seggiolini per la bici favolosi, personalizzabili, dal design notevole e sicurezza totale!
Una guida utile all’acquisto sotto casa lo propone invece Altroconsumo, perché purtoppo non tutti i caschi in commercio sono sicuri. Fate quindi attenzione e consultate la tabella modelli online: www.altroconsumo.it/auto-e-moto/moto-bici/speciali/caschi-bici.
I risultati del test
Un modello non assorbe a sufficienza l’urto in caso di caduta. Un altro si sfila dalla testa. Il nostro test parla chiaro: alcuni caschi da bici, fatti per proteggere i più piccoli, non garantiscono la sicurezza che promettono. La stessa che dovrebbero assicurare perché provvisti di marchio EN 1078.
Trattandosi di prodotti di protezione, abbiamo sottoposto i caschi del test alle stesse prove previste dalla normativa europea sui caschi per ciclisti. Due modelli non le hanno superate: il primo è il caschetto Rudy Project Fyol, che fallisce gravemente la prova di sicurezza (non solo non assorbe a sufficienza i colpi, ma viene scalzato prima della caduta); il secondo è Topbike CQ04 venduto da Carrefour, eliminato perché si sfila troppo facilmente, nonostante le regolazioni e la chiusura. Ma non solo.
Oltre alle prove ufficiali abbiamo testato i caschi con prove extra molto severe, non previste dalla norma (per esempio l’impatto al suolo con maggiore velocità, la resistena al calore…), che riteniamo necessarie per garantire la sicurezza di chi li usa.
Abbiamo segnalato i prodotti pericolosi al ministero. I risultati del nostro test parlano chiaro: la norma sui caschi da bicicletta deve essere rivista, servono aggiornamenti e nuovi limiti per l’omologazione. E maggiore controllo sulla produzione.