Aiutare stanca, chiunque si trovi ad operare nel sociale è consapevole del fatto che il lavoro di cura è stressante ed usurante, e che chiunque trascuri questi aspetti può rischiare il burn out, specie se sottovaluta la riflessione sul proprio agire professionale e sui contraccolpi emotivi e psicologici che può comportare. Nasce da qui “Vedersi per vedere”, un momento di confronto organizzato dalla Cooperativa sociale Itaca in collaborazione con Anoss Magazine dedicato alla supervisione come risposta ai bisogni del sistema cura, appuntamento dedicato ai professionisti del sociale previsto a Pordenone il 21 maggio a partire dalle 14 al Teatro Borgomeduna in via Tiepolo 1.
Il diretto contatto con le condizioni di sofferenza e problematicità in cui versano le persone – siano bambini, disabili o anziani – alle quali gli operatori del sociale offrono la propria professionalità, ha bisogno di adeguate capacità di rielaborazione emotiva dei vissuti, dei significati e delle risonanze personali, ed è strettamente correlato con il grado di rigidità e/o flessibilità nelle relazioni interpersonali. La proposta di supervisione prevista il 21 maggio a Pordenone si rivolge pertanto a chiunque operi nel sociale e nasce da una semplice ma importante consapevolezza: aiutare stanca. Ecco che allora diventa necessario creare un luogo ed un tempo in cui le persone abbiano la possibilità di esplicitare e condividere vissuti e difficoltà incontrate nella relazione d’aiuto.
La supervisione si collega a questa necessità e si propone come riflessione strutturata a livello cognitivo ed emozionale, al fine di assicurare l’integrazione necessaria tra conoscenze, competenze e atteggiamenti, come presupposto fondamentale per il successo delle azioni nei contesti di aiuto. L’appuntamento pordenonese pensato da Itaca si focalizzerà sul significato della supervisione, mettendone in scena un incontro, per mostrare le dinamiche che si possono sviluppare tra le persone coinvolte a vario titolo, ma anche la sua utilità come strumento per il supporto e la comprensione di meccanismi di funzionamento dell’equipe.
Il programma della giornata, che inizierà alle 14 e sarà moderata da Renato Dapero, consulente e direttore della rivista Anoss Magazine, prevede alle 14.40 gli interventi di Marzia Basei (psicologa e psicoterapeuta della Cooperativa Itaca) su “Il modello della supervisione nei contesti di aiuto. Cos’è, come funziona, come declinarlo, perché usarlo, a quale prezzo?”, alle 15.10 di Stefano Tacca (psicologo e psicoterapeuta libero professionista) su “Gruppi di supervisione per familiari nelle residenze per anziani”, alle 15.50 ancora di Marzia Basei su “Gruppi di discussione con utenti anziani nei contesti residenziali e semi residenziali”, cui seguirà alle 16.30 la supervisione con gli operatori dei servizi socio assistenziali attraverso lo spettacolo “Ma cosa succede veramente in quella stanza?” a cura del gruppo teatrale “La Bottega” di Concordia Sagittaria (Ve). Alle 17.15 indicazioni e controindicazioni per l’uso del gruppo di discussione nel campo formativo a cura di Giampaolo Storti, ecologo umano/consulente formatore. Alle 18 dibattito e conclusioni, seguirà buffet.
Per informazioni ed iscrizioni tel. 0434 366064 (lun-ven h 9-12), la scheda di iscrizione debitamente compilata va inviata via fax entro il 19 maggio al numero della Cooperativa Itaca 0434 253266.