“Non siamo più abituati a contemplare il cielo: primo, perché non siamo più abituati a contemplare… Secondo, perché rivolgiamo ormai uno sguardo troppo distratto al cielo notturno. In più, il firmamento è ormai ridotto a poche stelle brillanti che sopravvivono a malapena alle luci artificiali delle metropoli”.
Forse è vero, ma non perdiamoci d’animo, noi genitori romantici incalliti e contemplatori dell’infinito siamo in molti, io ci credo perché lo vedo negli occhi delle persone ogni volta che mi capita di parlarne, siamo in più di quel che pensiamo solo che spesso lo dimentichiamo. A voi romantici, suggerisco un libro che inizialmente vi farà letteralmente perdere la voglia di alzare la testa al cielo, perché ogni pagina è così densa d’infinito da leggere in rima e da cogliere nelle illustrazioni che vi perderete nella loro bellezza, credetemi. Ma poi vedrete, sarà ancora più bello ed emozionante con i vostri bimbi ripetere a memoria le rime del libro contemplando assieme il cielo. I bambini sono naturalmente attratti da questa meraviglia infinita, ne sanno vedere e cogliere e vivere ogni impercettibile mutamento di cui intuiscono la potenza e la magia. Ma è di notte, forse, prima della messa a nanna, che il cielo acquista ancora più magia:
Stanotte il cielo
è pieno di buchi,
son le tarme,
oppure i bruchi?
Stanotte il cielo
mi sembra graffiato,
è stato il gatto
che si è arrabbiato?
Eppure i buchi
sulla sua pelle,
se no li cuci,
diventano luci.
Eppure i graffi
sulla sua pelle,
se non li rammendi,
diventano stelle.
Cielo bambino è una raccolta di poesie che vi condurranno in un magico viaggio attraverso le meraviglie del creato e il susseguirsi dei cicli astronomici e stagionali.
Nuvola bianca
l’azzurro ci manca
nuvola grigia
come bambagia
nuvola nera
piove stasera
nuvola rosa il sole riposa.
Cielo bambino
Alessandro Riccioni, ill. di Alicia Badalan
Topipittori, 2011, p. 32
(Parola magica)
€ 14,00
a cura di Silvia Paoli Tacchini