“Sono tempi duri per i figli e lo sono anche per i genitori. Negli ultimi dieci o venti anni c’è stata una tale trasformazione nella natura dell’infanzia che da un lato è diventato difficile per i figli imparare le lezioni
fondamentali del cuore umano, e dall’altro si è alzata notevolmente la posta in gioco per quei genitori che erano abituati a impartire queste lezioni alla prole.”
Goleman
I tempi stanno cambiando, i bambini e i ragazzi esperti di quest’era multimediale, stanno perdendo le abilità di base delle relazioni. Mai come ora diventa fondamentale per i genitori diventare guide e allenatori per i propri figli e accompagnarli nel complesso mondo delle emozioni.
È sorprendente che se da un lato emerge chiara questa necessità in modo trasversale nella nostra società, dall’altro la maggior parte dei consigli e delle indicazioni fornite ai genitori si traducano spesso in mere tecniche comportamentali volte ad ottenere individui obbedienti e docili che ben si allontanano da un approccio al mondo emotivo.
Ciò che conta, oggi più che mai, è offrire ai figli l’opportunità di diventare persone consapevoli, che abbiano fiducia in sé stessi, capaci di comunicare e creare buone relazioni; in grado dunque di padroneggiare il proprio mondo interno e le proprie emozioni.
Che cosa sono e come si sviluppano le emozioni?
Le emozioni sono uno stato complesso di sentimenti che si traducono in cambiamenti fisici e psicologici che influenzano il pensiero e il comportamento di ciascuno di noi. Le emozioni si suddividono in due macrocategorie: emozioni di base o primarie (tristezza, rabbia, paura, sorpresa, gioia) che si manifestano fin dai primi mesi di vita e hanno base innata, e emozioni complesse che sono date dalla combinazione delle emozioni di base e si sviluppano via via che ci si sperimenta nell’interazione sociale.
Soprattutto nei primi anni di vita, la relazione tra il bambino e il genitore e la loro comunicazione è interamente costituita da manifestazioni di stati interni attraverso espressioni affettive primarie.
È infatti proprio all’interno delle relazioni di base (con la mamma e il papà) che si struttura lo sviluppo emotivo del bambino ed è all’interno di questa relazione significativa che esso acquisisce i primi schemi
comportamentali e relazionali che tenderà a riprodurre nelle varie relazioni per tutta la vita.
Le radici di una buona educazione si trovano dunque proprio nel cuore dei genitori, nella loro capacità di ascolto e di sintonizzazione con i propri figli.
Nel prossimo articolo continueremo a parlare di emozioni e di come accompagnare i nostri figli in questo percorso.
A cura: dott.ssa Elisa Ciani
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