Il diplodocus “Daffi”, un cucciolotto di soli tredici metri, e l’allosaurus “Kan”, lungo otto metri, quando saranno finalmente pronti a ingaggiare singolar tenzone a colpi di denti aguzzi e colpi di coda, esibiranno scheletri “assemblati” con parti originali per oltre l’ottanta per cento. Una paleo-rarità, questa, più unica che rara nella storia della paleontologia internazionale. Anche se, per ammirare i due lucertoloni preistorici, protagonisti della mostra “Attenzione dinosauri: lavori in corso”, che inaugurerà venerdì 20 febbraio alle 11.30 alle Scuderie del Castello di Miramare, si dovrà attendere – come suggerisce il titolo della mostra organizzata dalla Zoic in collaborazione con la cooperativa Gemina e il patrocinio della Soprintendenza per i beni storici e etnoantropologici Fvg -, il completamento del montaggio e della preparazione dei reperti. Una rassegna “work in progress” di nome e di fatto, per permettere ai visitatori di seguire passo passo le fasi del certosino lavoro tra il ritrovamento delle ossa e frammenti dei dinosauri e la “costruzione” finale degli scheletri. Un allestimento sotto gli occhi del pubblico che si concretizzerà nella scena del combattimento tra i due giganti trovati nelle montagne dello Wyoming negli Stati Uniti e preparati dai geologi e dai tecnici della Zoic, che ne ha curato l’estrazione. E pure l’assemblaggio di Antonio, il dino-star di casa nostra del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, ovvero il più grande e completo dinosauro italiano.
La mostra, protagonisti Daffi e Kan – visitabile fino al prossimo 6 aprile – rientra, come hanno spiegato i curatori e i partner istituzionali alla presentazione a Palazzo Economo, sede della Soprintendenza, che ha messo a disposizione la location delle Scuderie, tra le iniziative per la valorizzazione del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, un unicum senza eguali in Italia. «Abbiamo una vera chicca archeologica in casa, e quindi va sostenuta e messa in luce, oltre che per l’intrinseco valore scientifico anche per la potenzialità di attrattiva turistica», ha affermato il responsabile della Direzione regionale per i beni culturali, Luca Caburlotto, ricordando i 19mila visitatori dello scorso anno al sito di Antonio.
Tornando ai due dinosauri “ospiti” a Miramare, il curatore Flavio Bacchia – che alla presentazione ha portato la testa del piccolo allosauro – ha illustrato i contenuti e il percorso della mostra dedicata a Giancarlo Ligabue, il mecenate e paleontologo scomparso lo scorso gennaio. Alla vernice della rassegna Daffi e Kan saranno quindi esposti montati al 50 per cento, e il loro scheletro “crescerà” sotto gli occhi dei visitatori di settimana in settimana, per arrivare pronti alla scena del combattimento in tutta la loro eccezionale stazza la settimana prima di Pasqua. Per comprendere le fasi di lavorazione dei reperti, in mostra anche un video e immagini su schermo con la visione tridimensionale dei due dino. Ma pure l’esposizione di un’altra star di casa nostra, il cranio dell’adrosauro Laura.
La mostra sarà aperta i giorni feriali dalle 9 alle 13, sabato e domenica invece dalle 9 alle 16. Ingresso 5 euro, ma per chi desidera seguire il work in progress di Kan e Daffi è previsto un biglietto con accesso illimitato per tutto il periodo della mostra, al costo di 10 euro. Visite scolastiche su prenotazione.
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(fonte: il Piccolo)