Spesso i genitori che si trovano in difficoltà con il proprio figlio non sanno come individuare lo psicologo più adeguato al loro problema, hanno timore e difficoltà a chiedere una consulenza e nell’immaginarsi come comunicare al bambino la possibilità di fare degli incontri con lo psicologo.
Andiamo per gradi.
Come scegliere lo psicologo?
Lo Psicologo è un professionista che si occupa di prevenzione, diagnosi, sostegno psicologico, abilitazione e la riabilitazione. È un professionista iscritto regolarmente ad un Albo (Albo degli psicologi italiani) e dunque abilitato all’esercizio della prestazione sanitaria. È diritto di ogni paziente verificarne la regolare iscrizione. Come ogni specialista anche lo Psicologo ha delle specificità ed è dunque molto importante che il professionista che il genitore sceglie per consulenze genitoriali sia una figura specificamente formata.
Come chiedere aiuto?
È sufficiente telefonare al professionista individuato, anticipare il motivo della consulenza e porre tutti i dubbi e incertezze allo psicologo. Sarà lo psicologo ad indirizzarvi e fornire tutte le informazioni circa gli incontri. Le consulenze anche se a carattere educativo infatti non prevedono di regola la presenza dei figli.
Cosa accadrà quando sarò dallo psicologo?
Esattamente ciò che accade da qualsiasi altro professionista della salute. Inizialmente si fa un primo colloquio conoscitivo (se necessario più di uno) in cui i genitori portano il problema e valutano assieme allo psicologo il possibile percorso da intraprendere.
Lo Psicologo, dopo l’analisi del problema interverrà direttamente o vi indirizzerà verso lo specialista più adatto.
Cosa accadrà quando porterò mio figlio dallo psicologo?
La consultazione psicologica con un bambino, proprio per la particolare età dei pazienti si avvale di strumenti che permettono l’emergere di contenuti verbali e non – utili allo specialista per la comprensione del funzionamento psichico del bambino ma allo tesso tempo non invasivi per i piccoli pazienti. Normalmente nello studio di uno psicologo dell’età evolutiva si parla, ma soprattutto si gioca… sono quindi presenti materiali ludici (animali, bambole, personaggi che rappresentino una famiglia, costruzioni, plastilina, giochi strutturati (puzzle, il gioco dell’oca, il domino etc.), colori e fogli per l’attività grafica. Lo psicologo inoltre a seconda della situazione si avvarrà di strumenti specifici quali test, osservazioni ecc.
Come preparo mio figlio all’incontro con lo psicologo?
La prima regola è la sincerità. Se il bambino manifesta dei sintomi di disagio il semplice fatto che il genitore se ne accorga e chieda un aiuto lo metterà nella condizione di sentirsi ascoltato. E’ importante che i figli avvertano che i genitori hanno a cuore la sua situazione.
Durante la consulenza si potrà pianificare insieme allo psicologo cosa dire al bambino o al ragazzo.
A cura della dott.ssa Elisa Ciani
Per info:
Dott.ssa Elisa Ciani, psicologa
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