Tutti pazzi per il babywearing. Anche a Udine è scoppiata la passione per le fasce porta bebè, molto usate in Africa e in Asia. Al successo dei diversi tipi di supporti alternativi al passeggino ha contribuito la fascioteca che si trova nella sede dell’associazione culturale Amigdala, in via Ampezzo 52 e che giovedì 8 maggio, alle 10 festeggerà il suo primo compleanno.
La fascioteca è aperta ogni giovedì dalle 10 alle 12 e funziona come una biblioteca: diventando soci del sodalizio (con un contributo annuo di 15 euro) e prenotando un appuntamento è possibile prendere in prestito i diversi tipi di supporti che vanno dalla fascia lunga, al mei tai, fino ai marsupi ergonomici. A illustrare le caratteristiche dei diversi modelli ci pensa Chiara Marzari Amoroso che gestisce la fascioteca. “Per me non si tratta di un lavoro – sottolinea – ma è un’opera di volontariato per promuovere la cultura del portare”.
Cinquanta le mamme che nel primo periodo si sono recate in fascioteca: sono arrivate anche da Pordenone perché non esistono in Friuli strutture simili a quella di via Ampezzo. “Tutto è stato reso possibile da Erica Cossettini, presidente di Amigdala – continua Marzari – che ha dato una casa al progetto”.
Ma perché scegliere una fascia porta bebè? “I benefici – spiega – sono moltissimi, dimostrati anche scientificamente. Quando i bambini sono appena nati la vicinanza con la mamma li rende molto tranquilli. Inoltre si tratta di supporti particolarmente indicati nei bambini prematuri perché il contatto con i genitori è fondamentale. Ma i vantaggi continuano anche quando i bambini sono più grandi, sia per le escursioni in montagna, sia per gli spostamenti quotidiani: avere le mani libere, per le mamme o i papà e un bel vantaggio