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I grandi designer che non hanno mai dimenticato di essere stati dei bambini: 1. Bruno Munari_Abitacolo

abitacolo 300x225 I grandi designer che non hanno mai dimenticato di essere stati dei bambini: 1. Bruno Munari Abitacolo“Un pulcino diventa adulto in poche settimane, un gatto in qualche mese, una persona in 13 anni. Durante l’infanzia siamo quello che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.
Poi si diventa adulti, si entra nella “società”, uno alla volta si chiudono i recettori sensoriali, non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? a cosa serve? quanto mi rende?
E poi, diventati ricchi, ci si fa costruire una bella villa al lago e, come ricordo di una infanzia felice e perduta per sempre, si fanno mettere in giardino la serie completa dei nanetti e Biancaneve in cemento colorato”.

Così parlava un grandissimo maestro, Bruno Munari, che ha concepito progetti sempre attualissimi  ed innovativi.

Quarantatre anni fa nasceva, grazie alla sua fantasia ABITACOLO, premiato con il Compasso d’Oro nel 1979. ,un arredo progettato e costruito per i giovani, per consentire loro di sfruttare veramente lo spazio abitativo a loro destinato.

È un letto, una scrivania, una libreria, un ripostiglio, un mobile trasformabile progettato in modo tale da crescere con la persona, da cambiare aspetto e funzione secondo le esigenze, capace di assumere la personalità di chi lo occupa…..ma senza farci dimenticare che giocare anche con un arredo si può e si deve sempre!

L’abitacolo è stato così descritto dallo stesso Munari “È un abitacolo, appunto, costituito da un telaio in acciaio elettrosaldato, corredato da un letto e accessori vari in materiali diversi. È un posto dei giochi, del sonno, di studio e di svago, un ‘hortus conclusus’ infantile, trasformabile a piacere […] E poiché è una struttura, è pure facilmente smontabile, pronta ad assumere una nuova veste, correndo dietro alla fantasia… È una struttura ridotta all’essenziale, uno spazio delimitato e allo stesso tempo aperto… È un modulo abitativo, un habitat, contiene tutti gli oggetti personali… Uno spazio nascosto in cui la presenza del bambino rende superflui i mobili, su cui la polvere non sa dove posarsi. È il minimo ma da il massimo. Numerato ma illimitato. L’habitat diventa l’ambiente adattabile alla personalità dell’abitante. Pesa 51 chili e può portare anche venti persone.”

Distribuito dall’azienda REXITE ha la struttura in acciaio verniciato epoxy grigio perla, ideato per soddisfare tutte le necessità di un ragazzo. Abitacolo è dotato di due piani in rete ed è attrezzabile con mensole, cestelli e tavolino reclinabile in laminato.

Materasso 190×80 cm non incluso.
Acciaio verniciato epoxy grigio perla.

a cura di Laura Squeraroli/Michela Urban_Abitare e dintorni

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