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Gli scarabocchi: leggere tra le righe dei primi segni infantili

Il disegno, nel bambino, è un mezzo di comunicazione profonda, un linguaggio non verbale in cui egli esprime spontaneamente e liberamente il mondo delle emozioni e dei sentimenti. Lo “scarabocchiare” è un’abilità sviluppata ancora prima di imparare a parlare, è intuitiva ed è ricca di significati precisi. Conoscere il significato dei disegni, comprenderne i  messaggi  segreti  ci aiuta a capire come il bambino rappresenta il suo mondo interiore ed esteriore. Attraverso il gesto grafico viene espressa l’emotività, i sogni, i desideri, le paure. Quando un bambino ci mostra un foglio scarabocchiato, ci sta mostrando qualcosa di molto profondo anche se a volte a noi sembra solo un “pasticcio”. È a partire dallo scarabocchio che il bambino comincia a costruire il linguaggio scritto e quindi la comunicazione. Sul foglio vengono raccontate le proprie esperienze da condividere con gli adulti. Il bambino per poter scarabocchiare deve aver raggiunto un certo grado di maturazione del sistema nervoso che gli permetta la capacità di muovere la mano con la penna sul foglio, tale maturazione segue delle tappe ben definite ma lo sviluppo di queste attività può avvenire precocemente in alcuni bambini ed in ritardo in altri. Generalmente la coordinazione dei movimenti che porta al gesto grafico avviene intorno ai 20 mesi.
scarabocchio3 150x150 Gli scarabocchi: leggere tra le righe dei primi segni infantiliÈ in questo periodo che il bambino  inizia ad esplorare l’ambiente e lascia una traccia sul foglio. Il disegno appare per lo più  collocato nella parte destra se è eseguito con la mano destra, viceversa nella parte sinistra se il bambino utilizza la mano sinistra. Gli scarabocchi sono centrifughi, cioè iniziano dal punto più vicino allo scrivente  e man mano si allontanano e la direzione può essere oraria o antioraria.
Dai 20 mesi ai 30 mesi il bambino adatta il gesto manuale allo spazio grafico a sua disposizione, acquisisce poi il controllo della matita e aiutato dagli occhi guida la mano acquisendo così una buona  padronanza del gesto  ed il successivo controllo del tracciato grafico. Prima l’occhio segue la mano che scrive, poi la guida e la porta dove vuole lui. Da diverse ricerche è emerso che la forma circolare sia la prediletta a questa età, perché è dovuta ad un movimento di base che egli compie facendo agire insieme la spalla, il braccio, il polso, la mano e le dita.
scarabocchio2 150x150 Gli scarabocchi: leggere tra le righe dei primi segni infantiliDai 30 ai 48 mesi il bambino accompagna l’espressione grafica con quella orale, cioè descrive ad alta voce ciò che sta rappresentando. Dalla raffigurazione di semplici elementi affiancati si passerà poi  ad oggetti più complessi, per esempio un cerchio ed una retta formeranno l’immagine dell’uomo-girino. Da ora in poi cominceranno i primi tentativi di grafismo strutturale, cioè lo scarabocchio tenderà ad imitare la scrittura degli adulti. Sarà verso i 4/5 anni che inizierà a disegnare figure ed oggetti diversi che  daranno avvio al futuro disegno.

Francesca Angelici

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