Home / Benessere / L’angolo del nutrizionista: sfatiamo alcuni miti e qualche prezioso consiglio

L’angolo del nutrizionista: sfatiamo alcuni miti e qualche prezioso consiglio

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

nutrizionistaNella mia attività di nutrizionista ricevo richieste di aiuto nell’ambito alimentare, più spesso di dimagrimento, ma anche da parte di giovani ragazze che vogliono “ingrassare” o sportivi che vogliono migliorare la propria performance o da genitori preoccupati per l’alimentazione dei propri bambini. Chi più desta il mio senso di commozione, nel senso classico del termine (cum movere= muovere insieme), quindi di partecipata afflizione, sono le donne perisessantenni soggiogate dall’abitudine, dalle false credenze, da un indottrinamento medico e mediatico; donne che cercano l’ennesimo deus ex machina risolutore dei conflitti che vivono quotidianamente, cercando un filo conduttore fra i pro ed i contro di ogni scelta comandata.

Queste sono le donne che non credono in sé, che credono alla televisione, che pendono dalle labbra artificiali delle conduttrici televisive, che si bevono il Danacol e comprano i formaggi Light ma, con una voragine su questo “ma”, che hanno scoperto che non esiste la famiglia del Mulino Bianco e vivono la depressione più o meno celata a se stessa.

Sono le spose degli anni 70, giovani mogli tradizionalmente devote che hanno cresciuto con amore la prole credendo poi nell’emancipazione attraverso l’omogeneizzato e il latte in polvere. Sono queste, e chi dopo di loro, le vere vittime del processo di industrializzazione del cibo. Vittime inconsapevoli di un sistema di marketing, di pubblicità e di vendita che le ha illuse, deresponsabilizzandole dal loro ruolo di madre-cacciatrice, istintiva e protettiva, affidando ad altro, alla multinazionale, il compito di alimentare la prole, convinte della bontà del prodotto, della sicurezza e della praticità. Si è voluto bruciare il reggiseno e con lui è bruciata la maternità, l’essere mamma, intimamente, l’essere la propria natura. E quindi la mamma lavora e non ha tempo e delega ancora. Ma a chi deleghiamo? Siamo certi di conoscere questo qualcuno che bussa alla porta con la vocina camuffata e che mostra strane zampe da lupo cosparse di farina? Qual è il suo vero fine?

Arriva un burattinaio che ci dice: “Non preoccuparti mamma! Penso a tutto io!” e noi intanto distratte guardiamo oltre e ci dimentichiamo di pensare, di valutare; perdiamo quell’istinto, quella saggezza tramandata – già perché la nonna è a casa sua, e poi chi la ascolta? ­–. Presto o tardi il burattinaio dall’aiutarci, ci sostiene e poi finisce per guidarci.

NUTRIRSI: L’A B C

Da dove partire? Partiamo dal ricordare chi siamo.  Che cosa è biologicamente l’essere umano, in quale contesto naturale vivrebbe, cosa troverebbe da mangiare? L’organismo umano può essere considerato un sistema in equilibrio dinamico in continuo scambio di materia ed energia con l’ambiente esterno. Noi abbiamo creato tecnologia, ma non siamo bionici. Abbiamo migliorato le nostre condizioni di vita attraverso molte comodità e scorciatoie più o meno sane.

Ma il nostro organismo biologico di cosa necessita? Alimentarsi e Nutrirsi sono concetti diversi; alimentarsi ha implicazioni più ampie: relazionali, psicologiche, sensoriali, socio culturali. Mi alimento quando sento fame, quando soddisfo il mio palato, può essere un evento di convivialità, mangio gli alimenti cui sono abituato, frutto della tradizione, delle abitudini familiari.

La nutrizione diversamente è un atto inconscio di cui però possiamo divenire consapevoli, conoscendo e riconoscendo gli elementi che introduco nel mio corpo e valutando poi quello che è il loro effetto.

Mi nutro correttamente quando fornisco al corpo ciò di cui realmente necessita: CARBOIDRATI o GLUCIDI, sono la fonte energetica principale in quanto vengono rapidamente metabolizzati in glucosio. Quindi non dimentichiamo che i carboidrati sono ZUCCHERI. Gli alimenti che nella nostra consuetudine identifichiamo come carboidrati sono i farinacei (pasta, pane, prodotti da forno in generale); ma non dimentichiamo gli amidi: sono carboidrati complessi costituente di cereali, tuberi e legumi composti da lunghe catene di glucosio. Anche la frutta è costituita da carboidrati ed anche il latte (fruttosio e lattosio).

Le PROTEINE rappresentano l’elemento plastico dei tessuti e degli organi. Se è vero che l’assunzione di proteine è importante per la rigenerazione dei tessuti, per il sistema immunitario e ormonale, per produrre energia in carenza di glucidi, non dobbiamo riferirci alle sole proteine animali, ma anche e soprattutto ai legumi (fagioli, piselli, ceci, lenticchie, soia) che si possono consumare assieme ai cereali lessati in minestre o germogliati.

I GRASSI o LIPIDI oltre a rappresentare un’importante fonte di energia di riserva – ne forniscono più del doppio rispetto ai carboidrati e alle proteine – sono fondamentali per il trasporto delle vitamine liposolubili A, D, E e K nel nostro organismo. Ma ci sono grassi e grassi! I grassi “saturi” sono tipici dei prodotti di origine animale (burro, panna, formaggi, latticini, carni grasse, insaccati) sono co-responsabili dell’aumento del colesterolo.
I grassi “insaturi” sono quelli degli oli vegetali (sia di semi che di oliva), cereali, noci e nocciole, olive e pesce dei mari freddi in particolare, tradizionalmente noti come omega 6 e omega 3, ad azione antiinfiammatoria, fluidificante del sangue. Senza dimenticare comunque che è la dose che fa il veleno, quindi meglio non esagerare comunque poiché si deve considerare anche la dose di grassi presente negli alimenti che comunque ingeriamo inconsapevolmente.

a cura della dr.ssa Nicoletta Pelizzo

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

tre × 2 =

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Puoi sostenere il nostro progetto e godere
dei benefici fiscali riservati alla donazioni
in favore di Onlus.

Donando il 5×1000 a CROT Varia Umanità Onlus sostieni i nostri progetti
a misura di famiglia (Misurafamiglia.it).

Firma nell’apposito spazio sulla tua dichiarazione dei redditi (modello CUD, 730, UNICO) e indica il Codice Fiscale 02496570306

Powered by WordPress Popup