Iniziamo in questo articolo un nuovo argomento, che corrisponde all’ottavo libro della collana dell’Arte di Educare: Esprimere e conoscere se stessi.
L’espressione di se stessi è lo strumento essenziale per permettere alla persona di conoscersi, sapere cosa sia giusto per sé, di comprendere cosa vuole realizzare nella propria vita e in che modo.
Il bambino in origine è completamente aperto e si mostra spontaneamente in ogni cosa che fa.
Crescendo impara cosa è privato, intimo e cosa invece può essere condiviso con gli altri; che cosa appartiene alla sfera familiare e cosa invece può essere condiviso nella dimensione sociale.
In questo percorso purtroppo il bambino perde gran parte della propria espressione individuale: si chiude, si vergogna, si ritira e nasconde se stesso, crescendo a volte insicuro, dubbioso e trovandosi senza mete e direzioni nel periodo più delicato della propria vita, l’adolescenza e la giovinezza.
Come mai accade tutto questo?
L’elemento principale è la poca abilità degli adulti di insegnare ed educare senza ferire: le incomprensioni, la mancata accettazione e accoglienza nelle relazioni, le forzature, le ferite, le parole forti, i gesti lesivi, producono paura, dolore, rabbia che inducono il bambino a chiudersi, a nascondersi o a reagire a sua volta per difendersi.
E non solo: tutto questo avviene anche nelle relazioni tra coetanei, perché i bambini e i ragazzi riproducono ciò che viene insegnato loro.
Con un panorama del genere, il bambino non riesce a mantenere la sua naturale apertura e predisposizione alla relazione, ma comincia a chiudersi, a limitare la propria espressione, perché viene ferito, umiliato, deriso, preso in giro.
Rinunciando alla nostra espressione, non condividendo più noi stessi con gli altri; con il tempo noi diventiamo degli sconosciuti per noi stessi, non sappiamo più cosa è giusto per noi e cosa realmente vogliamo.
Ecco che diventiamo ragazzi e giovani confusi, svogliati e soli.
Per conoscere se stessi, il primo passo è esprimere se stessi.
Per poterci esprimere completamente abbiamo bisogno di un contesto accogliente, che non ci ferisca e che ci rispetti.
La prima lezione dell’Arte di Educare insegna l’abilità di non ferire: è il mattone di base per ogni tipo di relazione, in ogni contesto e in qualsiasi età.
Per un bambino essere educato senza essere ferito è il passaporto per una vita serena, realizzante, piena e appagante, in cui potrà esprimersi al meglio.
Non solo: gli insegnerà a costruire le sue relazioni senza ferire, creando così un contesto di vita rispettoso e di successo.
Potendosi esprimere pienamente, il bambino potrà comprendere i propri bisogni, sapere quali sono le proprie esigenze, le abilità, i punti di forza, le proprie aspirazioni, e potrà comunicarle in un contesto di comprensione e di accoglienza.
Questo gli permetterà di conoscersi ulteriormente attivando negli anni un processo di piena emancipazione dell’individuo.
Nel prossimo articolo approfondiremo e svilupperemo l’estrema importanza della piena consapevolezza di sé nella vita.
Bibliografia:
Esprimere e conoscere se stessi, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Educare con amore e fermezza, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
I fini nell’educazione, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il sì e il no, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Le abitudini di vita, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il ciclo di apprendimento, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Insegnare le relazioni, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Lo sviluppo della personalità, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Le abilità dell’educatore, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Un progetto per un bambino, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Una cosa bella di me, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
a cura di
Dott.ssa Donatella De Marco, Psicologa
Dott.ssa Silvana Tiani Brunelli