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Latte sfuso: perché, come, dove

milk maps 1 300x225 Latte sfuso: perché, come, dovePerché comprare latte sfuso?

  • conserva tutte le sue proprietà nutritive
  • è cremoso e dal gusto intenso
  • è 100% italiano
  • sostieni gli allevatori locali
  • costa poco e quello che paghi va in tasca all’allevatore che ha prodotto il latte, non alla grande distribuzione
  • non viene trasportato per chilometri e chilometri (meno camion sulle strade!)
  • non è impacchettato: meno packaging, meno rifiuti!
  • il latte non erogato dai distributori dopo 24 ore viene utilizzato per fare la ricotta e altri formaggi (nessuno spreco)

Dove si trova il latte sfuso?

Su MilkMaps: www.milkmaps.com/index.php potete trovare circa 1.400 distributori in tutta Italia (in circa 90 province). È possibile effettuare anche la ricerca avanzata “solo biologico”.

Ma sapete che è latte crudo e che va BOLLITO?

Il rischio è quello di far prendere ai bambini una infezione da E.coli.
In quest’ultimo periodo si sono verificati diversi casi di bimbi infetti, per cui il ministero della Salute ha lanciato l’allarme chiedendo con una nota ai medici di medicina generale e ai pediatri di sensibilizzare genitori e pazienti sulla problematica, informandoli sulla necessità di bollire il latte crudo prima di un eventuale consumo.

In particolare il ministero della salute ha segnalato alla Federazione italiana medici di medicina generale e alle Federazioni mediche e società scientifiche di pediatria e neonatologia alcuni casi di sindrome emolitico-uremica associati a infezione da Escherichia coli produttore di verocitotossina in pazienti di età pediatrica, probabilmente acquisite attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato) contaminato.

Con un’ordinanza del 10 dicembre 2008 il ministero della Salute ha stabilito che il latte crudo deve essere venduto attraverso distributori automatici, appositamente registrati e controllati dalle Aziende sanitarie locali, che devono riportare correttamente l’indicazione che il latte crudo è da consumarsi previa bollitura, mentre in caso di cessione diretta è il produttore che deve obbligatoriamente informare il consumatore su tale modalità di consumo.

La bollitura - spiega il ministero - è indispensabile per eliminare l’eventuale presenza di agenti patogeni che possono essere presenti nel latte crudo anche se questo viene prodotto nel totale rispetto delle norme: i pur rigorosi controlli sul latte e sugli allevamenti, da soli, non possono garantirne la completa sicurezza, come invece può fare il processo di bollitura“.

Quindi per evitare dolorosi mal di pancia e diaree ai vostri bimbi, prendete il pentolino e fate bollire il latte!

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