Ho letto in questi giorni un pensiero che mi ha fatto riflettere: “l’illustrazione non è una ciliegina sulla torta delle parole”.
Ripenso spesso a quando ero piccola, e rivedo il mio amore per il libri e le illustrazioni. La mia curiosità era amore per quei disegni grandi, alle volte carichi di particolari che evocavano in me, altrettante immagini in risonanza. I bambini sono molto attratti dalle immagini essendo il loro linguaggio primario e, attraverso di esso, giungono a possibilità di esplorazione e comprensione che sono straordinarie. Le illustrazioni hanno la capacità di rielaborare in senso cognitivo e affettivo l’esperienza preziosa della narrazione e aprono al dialogo il mondo interiore con quello esteriore. L’unione tra immagini e parole/testo, rendono possibile l’esperienza dell’emozionarsi, ricordare, osservare, conoscere attraverso la meraviglia lo stupore e la curiosità. Se abbiamo osservato un bimbo davanti ad un libro tattile o sonoro che” vive” tra le mani, ci rendiamo conto come anche l’esperienza sensoriale di un libro e di una immagine possa essere carica di valori e apprendimenti.
Le immagini possono essere semplici per i più piccoli, lineari, attente ai contorni, essenziali; si rivelano più complesse per i più grandi, che cercano nella illustrazione anche lo stimolo o la conferma di ciò che immaginano nella lettura. Fondamentale resta il ruolo dell’adulto nella condivisione del piacere di leggere e nell’aiuto che esso può dare nella codifica delle immagini. Ci sono libri grandi, con illustrazioni cariche di particolari, fatte apposta per esplorare con il dito… nella ricerca a nascondino di storie nelle storie e personaggi che fanno capolino… Personalmente, li ritengo di grande utilità interattiva per i più piccini perché in quei testi, alle volte di sole immagini, esistono tante storie da raccontare che sono testimoni della “relazione” genitore-bambino e per questo, più vere, più rivelatrici di senso profondo.
Nella mia breve esperienza di scrittrice di fiabe, ho trovato che la capacita e la disponibilità dell’illustratore di lavorare insieme al narratore sia preziosa, perché il lavoro grafico fa da ponte tra parole ed immagini per renderle sorelle ed idonee ad accarezzare la sensibilità dei più piccoli non lontana dal loro vissuto e dalla loro età. Non dimentichiamo poi, che le immagini più preziose sono anche le nostre foto conservate negli album di famiglia( quelle che abbiamo ancora il desiderio di stampare!) da toccare e vedere e che raccontano di bei momenti, di nascite, di avvenimenti importanti, di momenti felici. Parlano di “Vita vera” e di storie di famiglia da non dimenticare perché preziose. Invito spesso i genitori a riprendere in mano l’album dei ricordi con i loro figli: emozionare il cuore di tutti allo stesso momento, rappresenta ancora, una bellissima palestra di apprendimento nella gioia. Così, il ricordo diventa presente e vive ancora.
a cura della dott. Rosa Rita Formica
Pedagogista
www.formicarosarita.it