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Le nostre montagne chiamano i bambini

Egregio presidente Fedriga, assessori, consiglieri regionali,
Come rappresentanti dell’associazione CamminaBimbi, che da cinque anni fa scoprire sentieri, escursioni e angoli nascosti del Friuli Venezia Giulia a migliaia di famiglie, vi scriviamo per condividere la necessità, urgente, di permettere ai bambini e alle loro famiglie di riappropriarsi della bellezza che la natura ci mette a disposizione.
In queste settimane in cui i nostri figli sono alle prese più che mai con PC, tablet e cellulari, per poter seguire le lezioni, vedere i nonni o chiacchierare con gli amici, ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale per loro (ma anche per gli adulti) un contatto diretto con l’aria aperta. È necessario un tempo di distacco dai monitor e di immersione nella natura.

Ecco perché chiediamo venga data la possibilità di tornare a frequentare i nostri sentieri di montagna, di collina e di pianura, affinché almeno nel weekend i più piccoli riscoprano il contatto con l’ ambiente e non vadano incontro a quel deficit da natura che _ come dimostrano evidenze scientifiche_ provoca alla lunga disturbi fisici e psichici. I bambini hanno bisogno di vedere dal vivo il mondo che li circonda, non solo di studiarlo o guardarlo sui video.

Ai più piccoli abbiamo chiesto fino adesso uno sforzo enorme, sradicando le loro routine, interrompendo ogni rapporto sociale, sia con i parenti, sia con i maestri, sia con gli amici. Abbiamo spiegato loro la necessità di interrompere le amate attività sportive e di cambiare loro abitudini, li stiamo accompagnando nel complicato mondo della didattica a distanza. E ci stiamo accorgendo di come siano aumentati i segnali di fatica, fatti di apatia, rabbia, rassegnazione, insonnia, paura.

Abbiamo ripercorso vecchi sentieri guardando le foto scattate, abbiamo colorato arcobaleni, inventato lavoretti, cucinato e cantato con loro. Abbiamo provato a essere per loro maestri, amici, allenatori e confidenti.  Abbiamo preso il buono di questo tempo di condivisione, ma ora è il momento di chiedere fiducia alla politica.

È il momento che i bambini possano camminare di nuovo fino alla cima di una montagna, che possano correre a perdifiato tra le colline, che possano costruirsi un castello di sabbia, che imparino a capire che il mondo può essere ammirato e vissuto anche mantenendo la distanza di sicurezza.

Nel corso di questi anni, mappando personalmente le passeggiate a misura di famiglia e accompagnando centinaia e centinaia di bambini lungo strade forestali, sentieri e malghe, ci siamo resi conto che per i più piccoli incanalare le energie in attività all’aperto è un bisogno primario.

Basta poco ai più piccoli per essere felici.
Ammirare la primavera che esplode, accorgersi di uno scoiattolo curioso prorpio davanti a loro, avere la fortuna di imbattersi in un capriolo mentre si passeggia, guardare un paguro che esce dal guscio, sono sufficienti per trasformare una giornata da noiosa a indimenticabile.
Abbiamo l’occasione di riscoprire il nostro territorio e di vederlo con gli occhi dei bambini, abbiamo l’occasione di fare conoscere loro un modo nuovo e gratificante di vivere la nostra terra.
È questo il momento di dare fiducia ai più piccoli e alle loro famiglie. Ne va del loro futuro.

Il direttivo dell’associazione CamminaBimbi

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