La forza di questo romanzo sta nella sua struttura e nella scelta di una grande protagonista. I capitoli brevissimi sono scritti con un linguaggio semplice e diretto. La voce narrante è quella di Ivan un gorilla adulto, un possente schiena grigia, che, alla storia della sua vita, alterna personali osservazioni sulla vita animale e sul rapporto tra uomini e natura. Cresciuto grazie alle cure di una coppia americana in cerca di un cucciolo originale, Ivan è stato all’inizio un “bambino” speciale, diventato in seguito un essere ingombrante e imbarazzante e pertanto relegato in una gabbia come attrazione di un centro commerciale. Insieme a lui, in una gabbia separata, ci sono una vecchia elefantessa e un cane.
Ivan è un gorilla talentuoso: sa usare il colore, gli piace disegnare, fare astrazioni di banane e di foreste. I suoi disegni sono venduti a buon prezzo, molte persone si fermano a guardarlo, riceve cibo regolarmente e di notte conversa con gli animali a lui vicino. Non è triste, gli uomini lo trattano bene e lui ha imparato a riconoscere il loro linguaggio e i loro gesti. Non è triste, ma non è felice: perchè?
Ecco la rivelazione, nascosta tra i ricordi più remoti di Ivan, latente nelle pieghe di un istinto sempre più debole: Ivan non chiede per sé e gli altri animali la libertà dalle sbarre, ma una libertà più profonda. Ivan vuole tornare ad appartenere al mondo animale, dove poter usare i suo linguaggio, i suoi segni, i suoi odori.
La vera libertà sta nell’appartenere e nell’esprimere la propria essenza. Un grande insegnamento: gli animali imparano a comunicare con noi secondo i nostri modi, ma noi uomini non ci sforziamo mai di rivolgerci agli animali secondo il loro pensiero. Un romanzo adatto ad un pubblico molto ampio di bambini e adulti. Una lettura “saggia”, mai pedante, a tratti ironica e ovviamente indimenticabile.
Katherine A. Applegate
“L’unico e insuperabile Ivan”
Ed. “I Grandi”
pp. 288
€ 15,00