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Minori, bus gratuito in base all’altezza. Il garante: “Criterio discriminatorio”

bus 300x202 Minori, bus gratuito in base all’altezza. Il garante: Criterio discriminatorio”“Una società di trasporto pubblico locale dovrebbe ricorrere ad altri criteri oggettivi diversi dall’altezza per la gratuità del trasporto pubblico dei minori perché questo criterio è discriminatorio e non garantisce a tutti i minori il diritto di accedere in modo equo e paritario alle opportunità offerte”. A dirlo è Luigi Fadiga, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, che risponde alla segnalazione di un cittadino di Piacenza, padre di una bambina di 7 anni. L’uomo si è rivolto al garante per lamentarsi del regolamento di Seta (Società emiliana trasporti autofiloviari) in base al quale solo i minori con un’altezza inferiore a un metro possono accedere gratuitamente ai mezzi dell’azienda. Pur riconoscendo che è accettabile e conforme alla normativa vigente la posizione di Seta secondo cui l’altezza è un criterio oggettivo e facilmente misurabile, Fadiga afferma che “questo criterio è solo apparentemente neutro e può creare discriminazioni tra persone appartenenti alla stessa categoria, come ad esempio i bambini della stessa età ma con stature diverse, e che, per questo, vengono trattate meno favorevolmente di quanto siano, siano stati e sarebbero i loro coetanei in ragione delle loro diverse caratteristiche fisiche”.

Secondo Fadiga, “a una stessa categoria di persone, definite secondo caratteristiche identiche o ragionevolmente omogenee, va riconosciuto un trattamento identico a prescindere dal possesso di una data caratteristica fisica”. Inoltre, aggiunge, “nel condizionare il riconoscimento del beneficio al possesso del requisito dell’altezza, il regolamento dell’azienda dei trasporti individua una generalità di cittadini, presumbilmente riconducibile alla fascia di età compresa tra 0 e 4 anni, senza prevedere che la statura di alcuni possa essere maggiore, come probabilmente è nei bambini e non nelle bambine”. Insomma, secondo il garante la previsione di Seta si basa “sull’erronea valutazione che non esistano differenti caratteristiche fisiche fra minori della stessa fascia di età” e a tal proposito cita l’esempio di Bologna dove il Comune dà la possibilità ai bambini che frequentano la scuola primaria di usufruire gratuitamente del trasporto pubblico urbano per andare a scuola.

Fadiga si è rivolto quindi all’amministrazione comunale di Piacenza raccomandando di “considerare sempre l’interesse superiore dei minori presenti nel territorio e di adottare provvedimenti appropriati perché gli stessi siano tutelati contro ogni forma di discriminazione e garantiti nel loro diritto di accedere in modo equo e paritario alle opportunità offerte”.

(fonte: redattoresociale.it)

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