Peluche con occhietti di plastica, mini-doni con parti sferiche, giochi corredati da pile “a bottone” o giocattoli di dubbia provenienza e senza il marchio di qualità “CE”. I pacchi natalizi per i più piccoli possono nascondere, con il sospirato dono, anche insospettabili insidie che rischiano di mettere in pericolo la salute dei bambini. A mettere in guardia, con l’approssimarsi del Natale, sono i pediatri, ma anche il ministero della Salute che fornisce una serie di consigli per “regali sicuri” a misura di bimbi.
Comprare sempre giocattoli in linea con l’età del bambino e fare acquisti presso rivenditori affidabili che garantiscano la sicurezza dei prodotti, sono due dei suggerimenti contenuti nello speciale “Giocare aiuta a crescere” pubblicato sul sito del ministero della Salute in vista del Natale. Oltre ai consigli su come “abbinare” ad ogni età il gioco giusto, la sezione del sito contiene le principali norme di sicurezza relative ai giochi e consigli volti a sensibilizzare i lettori, ad esempio, sul fatto che un cucciolo d’animale “non è un gioco” o sull’importanza di regalare oggetti che incentivino l’attività fisica. L’idea, dunque, è anche quella di puntare a “regali intelligenti” perché, sottolinea il ministero, ”il gioco aiuta ad acquisire la capacità di fare esperienza. Giocando, impariamo ad esprimere la nostra creatività. E la creatività ci aiuta a scoprire chi siamo e a prendere coscienza di noi stessi come individui”. Alcuni consigli riguardano poi i videogiochi, uno dei desideri principali dei bambini, da non “demonizzare” ma che presentano controindicazioni. È importante che il bambino dedichi ai videogiochi ”un intervallo di tempo adeguato e che utilizzi solo quelli adatti alla sua età”, rileva il ministero.
Sfatato, infine, il mito che tutti i videogiochi siano destinati ai bambini: quando si acquista un videogame è importante leggere i contenuti e cercare sulla scatola l’indicazione della fascia di età a cui il gioco si rivolge. Un invito alla prudenza giunge pure dal presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (Simeup), Antonio Urbino: ”Si stima – afferma – che i giocattoli siano la seconda categoria ritirata dal commercio dopo i vestiti. I giocattoli più pericolosi sono quelli sferici e smontabili in piccoli pezzi che – spiega l’esperto – possono essere inalati dal bambino e provocarne il soffocamento”. In altri casi sul banco degli imputati ci sono i giochi alimentati da pile. Come testimoniano i casi che si registrano nei Pronto Soccorso, ”le pile ‘a bottone’ possono costituire un serio pericolo per la salute dei bambini, non solo – spiega Urbino – per il pericolo di soffocamento, ma anche per le sostanze contenute, che sono in grado di provocare danni seri anche in tempi brevi, con complicanze molto gravi come la perforazione dell’esofago e, a volte, persino letali”. L’età più a rischio, avverte Urbino, è quella compresa tra 0 e 3 anni poiché il bambino ha uno scarso senso del pericolo. I genitori dunque, conclude, ”devono sempre controllare che i giocattoli siano di qualità e con marchio CE e verificare l’età minima di utilizzo del gioco indicata sulla confezione”.
(fonte: ansa.it)