Aumentano anche sul territorio le problematiche connesse ai disturbi specifici dell’apprendimento tra i ragazzi: per questo la cooperativa sociale Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia lancia un progetto di sostegno al Ssep (Sostegno Socio Educativo Pomeridiano) ovvero il doposcuola al quale occorrono strumenti didattici e tecnologici compensativi per le attività di lettura, scrittura e calcolo dei bambini frequentanti. Tutti possono aderirvi destinando il proprio 5×1000 alla cooperativa casarsese indicando nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 01133140937.
Il Ssep è un servizio storico per la comunità casarsese: attivato dall’Associazione Il Noce 31 anni fa è diventato ora un servizio comunale con la compartecipazione di scuole, cooperativa e associazione ed ha l’obiettivo di sostenere e supportare i ragazzi in un percorso verso l’autonomia nello studio e nell’acquisizione di competenze sociali e relazionali. Dal 1986 ad oggi ha coinvolto 1.400 minori. Quest’anno, nelle due sedi di Casarsa e S. Giovanni, sono 67 i ragazzi iscritti, supportati dal lunedì al sabato da 4 operatori qualificati, affiancati da 32 volontari.
“Abbiamo sempre dedicato il 5×1000 a dei progetti concreti, con immediate e tangibili ricadute nel territorio – ha spiegato Luigi Cesarin, presidente de Il Piccolo Principe – Il 2017 vorremmo fosse l’anno dei “nostri ragazzi”, in particolare di chi frequenta il Servizio Socio Educativo Pomeridiano, uno dei servizi gestiti dalla cooperativa che si realizza grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale casarsese”.
Nello specifico la campagna del 5×1000 del Piccolo Principe verrà dedicata all’acquisto di strumenti didattici e tecnologici compensativi per bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, che frequentano il doposcuola. I disturbi specifici dell’apprendimento comportano la non autosufficienza durante il percorso scolastico in quanto interessano nella maggior parte dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo. Questi disturbi affliggono bambini e ragazzi che in genere non hanno disabilità o difficoltà particolari, ma possono rendere loro difficile la vita a scuola, se non vengono aiutati nella maniera corretta. Ecco quindi che Il Piccolo Principe vorrebbe dotarsi di strumenti utili a sostenere i ragazzi nel loro apprendimento quotidiano, come ad esempio sintesi vocale, registratore, programmi di video-scrittura con correttore ortografico, costruzioni di mappe di studio, calcolatrice.
“Realizzare un servizio di sostegno scolastico è sempre più complesso – ha aggiunto Cesarin -, perché negli ultimi anni stanno diventando sempre più significative le problematiche connesse a disturbi dell’apprendimento e questo richiede una formazione continua da parte degli operatori e dei volontari ma anche il dotarsi degli strumenti necessari a sostenere i ragazzi nel loro processo di studio e conoscenza”.
Un servizio quello del doposcuola che si sostiene anche grazie al dono prezioso del proprio tempo da parte di numerose persone. “Un servizio che vive da 31 anni anche grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio – ha precisato il presidente – e al sostegno dei volontari che affiancano quotidianamente gli operatori, ai quali chiediamo ogni anno di partecipare a percorsi di formazione specifici per affrontare insieme le difficoltà che si possono incontrare nello svolgimento di questo importante servizio. Tra di essi ci sono giovani, insegnanti in pensione e anche persone che provengono da Paesi stranieri: tutti loro hanno scelto di dedicare il loro tempo a questi bambini e ragazzi. La nostra forza sono proprio loro. I volontari – ha spiegato Cesarin -, sono l’ingrediente segreto che spiega la continuità nel tempo di questo servizio. Infatti, nonostante gli anni difficili da un punto di vista economico, a rendere unico il nostro doposcuola è la rete con il territorio. Per noi il “doposcuola” va visto come un investimento nei giovani della nostra comunità”.
Anche per questa edizione del 5×1000 il Piccolo Principe conferma l’immagine dell’omino di latta della favola del Mago di Oz, per rafforzare l’idea di una comunità dal grande cuore, formata da tante persone che con il proprio prezioso contributo sostengono progetti e attività per migliorare i servizi del proprio territorio. Per devolvere il cinque per mille al Piccolo Principe è sufficiente firmare nell’apposito spazio sulla dichiarazione dei redditi indicando il codice fiscale 01133140937