Home / News / Prorogata fino a domenica 3 maggio la mostra “Attenzione dinosauri: lavori in corso” a Miramare

Prorogata fino a domenica 3 maggio la mostra “Attenzione dinosauri: lavori in corso” a Miramare

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

dinosauriÈ STATA PROROGATA FINO A DOMENICA 3 MAGGIO la mostra “ATTENZIONE DINOSAURI: lavori in corso”, negli spazi delle Scuderie del Castello di Miramare di Trieste.

La mostra è aperta il sabato e la domenica e venerdì 01 maggio dalle 10.00 alle 18.00; visite infrasettimanali solo su prenotazione.

Procede il “work in progress” alla mostra dei dinosauri aperta alle scuderie del castello di Miramare di Trieste. Da sabato 21 marzo l’allosauro Kan si arricchisce delle ossa del bacino e della parte terminale della coda, mentre Daffi, il cucciolo di diplodoco, avrà finalmente le zampe posteriori, con gli artigli originali al 90 %.

Organizzata dalla Zoic con la collaborazione della Cooperativa Gemina e con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia sotto il Patrocinio della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia nel programma di valorizzazione a sostegno del sito Paleontologico del Villaggio del Pescatore, la mostra – primo caso di mostra “work in progress” – consente l’accesso alle fasi finali di preparazione e montaggio di uno dei più incredibili allestimenti nella storia della paleontologia internazionale.

Nelle sale delle scuderie, sotto gli occhi dei visitatori, prende poco per volta forma una scena di combattimento tra due dei più famosi giganti della preistoria. Si assiste all’attacco da parte di un Allosaurus di otto metri di lunghezza a un cucciolo di Diplodocus di “soli” tredici metri. I due dinosauri sono rappresentati da scheletri originali per oltre l’ottanta per cento, condizione questa quasi unica nel campo della paleontologia. Daffi, il diplodoco e Kan l’allosauro provengono dal Wyoming, negli Stati Uniti, scavati negli anni scorsi in un ranch privato.

La Zoic, che cura la preparazione dei reperti, ha deciso di rendere comprensibile al pubblico una parte del “dietro le quinte”, il lavoro che porta le grandi ossa di dinosauro dagli strati delle Montagne Rocciose ai laboratori di preparazione e quindi alle esposizioni dei Musei di tutto il mondo. Un lavoro lungo, non facile, che necessita di capacità ed esperienza non comuni. Un tipo di professionalità questa presente da decenni nel Friuli Venezia Giulia, a Trieste, espressa da una squadra di geologi e tecnici che, non a caso, hanno curato l’estrazione e la preparazione di Antonio, il più grande e completo dinosauro italiano ed uno dei più belli del mondo, per conto del Ministero per i Beni Culturali. Proprio il Ministero, attraverso la Soprintendenza storica del FVG ha messo a disposizione i prestigiosi spazi delle Scuderie del Castello di Miramare, riconoscendo la validità dell’offerta culturale e didattica della manifestazione.

La scena di combattimento è corredata da un video che ripercorre le prime fasi della lavorazione dei reperti e del loro scavo negli Stati Uniti. Sono altresì esposti pannelli con le osteologie storiche dei due dinosauri, schemi sulla paleogeografia del Nord America 150 milioni di anni fa e note sull’ambiente di deposizione. Una serie di immagini delle lavorazioni scorrono su uno schermo autostereosopico, che permette la visione tridimensionale senza supporti esterni. Per mantenere una continuità col l’argomento “dinosauri” del 2014, in particolare con le attività svolte sul sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, a latere della scena principale è esposto nuovamente il cranio di Laura, il grande adrosauro con il corpo ricoperto ancora di pelle che ha attirato migliaia di visitatori nel comune di Duino Aurisina. Immagini di Laura al Villaggio del Pescatore, con le visite guidate in corso girano anch’esse in forma tridimensionale su un altro schermo dedicato.
Per comprendere come praticamente le ossa fossili si trasformano dagli ammassi quasi informi che vengono estratti dal terreno nei reperti eccezionali che trovano poi posto nei musei di tutto il mondo, sono in funzione una microsabbiatrice e dei micromartellatori, connessi ad un impianto d’aria a circuito chiuso. Si possono quindi verificare in tempo reale le tipologie di intervento che i tecnici effettuano in questi casi.

Uno spazio particolare è dedicato a tecniche innovative applicate alla divulgazione scientifica, in questo caso in paleontologia. Nella penombra di una sala dedicata prende forma la ricostruzione tridimensionale in grandezza naturale di Antonio il famoso dinosauro nostrano, visibile con opportuni occhiali attivi comandati da un proiettore computerizzato. A latere, uno straordinario holobox visualizza una ricostruzione in scala della scena di combattimento che rappresenta l’attrazione principale della mostra con i due modelli di dinosauro ricostruiti in modo realistico con pelle e colori, come potevano presentarsi effettivamente in condizioni di vita.

I fossili di dinosauro arrivano ai laboratori in modo frammentario, inglobati in camicie di gesso che ne consentono il trasporto. Subiscono rapide fasi di sgrossaggio e consolidamento con mezzi meccanici e colle cianoacriliche. Una volta resi maneggiabili i reperti passano alla rifinitura con micropercussori e microsabbiatrici, quindi al consolidamento finale e al restauro delle parti mancanti. Sono pronti quindi per l’assemblaggio sui telai metallici costruiti parallelamente alle operazioni di pulizia. Poco alla volta lo scheletro completo prende forma man mano che le ossa trovano la loro corretta collocazione.

Sono proprio le ultime fasi di pulizia con percussori e sabbiatrici di parte dei componenti dei due scheletri a costituire i “lavori in corso”. All’apertura della Mostra i due dinosauri esposti si presentano montati a poco più del 50%. Mano a mano nel corso dell’esposizione altre parti degli scheletri vengono preparate di fronte ai visitatori ed aggiunte alla composizione per arrivare ad un risultato completo al 100% subito prima della prossima Pasqua, periodo nel quale Daffi e Kan potranno essere goduti in tutta la loro eccezionalità.

La mostra è dedicata a Giancarlo Ligabue, deceduto lo scorso gennaio a Venezia. Riduttivo definirlo paleontologo, ha contribuito con oltre 130 spedizioni scientifiche nei luoghi più remoti del nostro Pianeta a incredibili scoperte archeologiche, paleontologiche, antropologiche e naturalistiche. È stato uomo di poche parole e molti fatti, in contrasto con l’abitudine dominante dei nostri ambienti scientifici. «Era un grande, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della Scienza, quella vera, fatta di poche parole e molti fatti. Ogni volta che mi chiamava “il mio amico Bacchia” mi sentivo diventare piccolo piccolo di fronte a chi aveva già impresso profondamente la sua impronta nel mondo della paleontologia e dell’archeologia», spiega Flavio Bacchia, curatore della mostra. «La mostra alle scuderie è forse la prima occasione di ricordarlo sul campo, dal basso, con un affetto e rispetto senza paragoni. Non siamo mai andati in spedizione insieme, io non l’ho mai chiesto, aveva la fila di postulanti che volevano aggregarsi, diceva che avremmo trovato prima o poi un argomento da sviluppare insieme. La prima volta che è venuto a Trieste da noi avevamo ancora il laboratorio in un becero scantinato, ex sede di Lotta Continua. Lui non ha battuto ciglio, ha fatto fare le riprese video dei lavori in corso e adesso quei filmati girano ancora negli istituzionali del Centro Studi Ligabue. Con la Mostra a Palazzo Candiani a Mestre che ha riportato in auge lo scheletro di Ouranosaurus scavato nel deserto del Tenerè nel corso di una delle sua spedizioni e da noi ripreparato in ottica moderna il rapporto di amicizia si è consolidato. Spero di trovare quanto prima un reperto fossile eccezionale, nuovo per la Scienza, da dedicare al suo nome, così da impedire che il tempo faccia sbiadire il suo ricordo».

INFO PREZZI E ORARI

La mostra è aperta:
– il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00;
– venerdì 01 maggio dalle 10.00 ale 18.00;
– infrasettimanali solo su prenotazione.

Biglietto ingresso:
– biglietto d’ingresso con visita guidata € 5;
– accesso illimitato € 10 – questo accesso permette di seguire l’iter di preparazione e verificare passo a passo dei lavori in corso, per tutto il periodo della mostra;
– visite scolastiche su prenotazione.

Info, prenotazioni e contatti:  oppure 

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

15 + 19 =

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Puoi sostenere il nostro progetto e godere
dei benefici fiscali riservati alla donazioni
in favore di Onlus.

Donando il 5×1000 a CROT Varia Umanità Onlus sostieni i nostri progetti
a misura di famiglia (Misurafamiglia.it).

Firma nell’apposito spazio sulla tua dichiarazione dei redditi (modello CUD, 730, UNICO) e indica il Codice Fiscale 02496570306

Powered by WordPress Popup