Il Fatto Alimentare ha invitato le più importanti catene di supermercati (*) a togliere dalle casse dei supermercati dolci, caramelle e snack. Si tratta di prodotti collocati appositamente in quella posizione per attirare l’attenzione dei bambini e incentivare l’acquisto di impulso. Vogliamo portare avanti la campagna insieme ad associazioni di genitori, di pediatri di dietologi e dietisti e altre realtà che considerano sconveniente questo sistema. Siamo di fronte a una scelta di marketing molto aggressiva perché rivolta a minori che diventa ancor più inaccettabile considerando i problemi di sovrappeso che interessano il 30% dei piccoli e molti adulti.
Per sollecitare le catene di supermercati Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione online su Change.org per dire stop alla vendita di dolci, caramelle e snack in prossimità delle casse. Se ti sembra una buona idea e vuoi aderire alla campagna aiutaci a diffondere la notizia e clicca su questo link per firmare.
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Non si tratta di un tema nuovo, più volte nei dibattiti e nei convegni è stata fatta questa richiesta ai responsabili delle catene di supermercati, ma le risposte non sono mai arrivate. Proporre una modifica al posizionamento dei prodotti che può rallentare le vendite è una mossa azzardata, ma in questo caso doverosa. Le catene di supermercati che ogni giorno si dichiarano vicine ai consumatori non possono sottrarsi a questo gesto di responsabilità nei confronti della salute di molti loro clienti.
Lo spunto questa volta arriva dall’Inghilterra dove in seguito ad un appello di alcune associazioni di cittadini e consumatori, Tesco, la più grande catena di supermercati, ha annunciato che entro la fine dell’anno eliminerà snack e dolci dagli espositori posizionati vicino alle casse in tutti i negozi. L’azienda ha preso la decisione dopo avere valutato l’esito di un’indagine secondo cui il 65% delle persone che frequentano i supermercati voleva l’eliminazione di questi prodotti dalle casse. La motivazione addotta è stata la volontà di acquistare alimentari più sani per i propri figli (67%). L’esposizione di prodotti e snack generalmente ricchi di zuccheri, grassi, sale, conservanti e coloranti nei pressi delle casse rappresenta sovente un elemento di discussione tra genitori e bambini, che quando sono in fila in attesa di pagare la spesa, fanno i capricci finché ottengono uno di questi snack.
Sempre in Inghilterra anche la catena di hard discount Lidl ha sostituito qualche mese fa le caramelle e gli snack in vendita in prossimità delle casse con succhi di frutta e altri prodotti meno attraenti per i bambini.
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(*) Coop, Conad, Esselunga, Auchan, Carrefour, Simply, Eurospin, Lidl, Il Gigante, Pam, Iper, Billa, Crai, Unes, Selex, Sma, Gruppo Lombardini, MD Market, LD Market, Supersigma, NaturaSì…
(fonte: www.ilfattoalimentare.it)