Dopo il grande successo della passata stagione torna “Cinemazero KIDS” e introduce importanti novità: doppie proiezioni (una al sabato e l’altra alla domenica) e la possibilità di acquistare i biglietti in prevendita dal giorno prima e, per permettere a tutti di godere del piacere del grande cinema, Cinemazero mette a disposizione i seggiolini per i più piccoli e un formatore della Mediateca di Cinemazero per posizionare il supporto ed esporre tutte le attività rivolte ai ragazzi. Restano invariati i prezzi formato famiglia: ingresso intero adulti 5 euro, ragazzi 3 euro e ingresso gratuito per i possessori di CinemazeroCard che accompagnano due bambini.
Ad aprire il ciclo di proiezioni sabato 19 ottobre 2013 alle 16.00 e domenica 20 alle 14.45 ci sarà “Turbo” di David Soren, l’ultimo lavoro della DreamWork. Theo, la lumaca da giardino doppiata in originale da Ryan Reynolds, è un sognatore, e il desiderio che arde nel suo guscio contravviene alla natura stessa della sua specie. Appassionato di corse, sogna quella velocità che nessuna lumaca ha mai potuto sperimentare, ma che diventa una sua peculiarità in seguito a un bizzarro incidente: Theo viene risucchiato dal motore di un’auto truccata, e il combustibile truccato altera il suo organismo, rendendolo superveloce e permettendogli di emanciparsi dai noiosi turni di lavoro alla piantagione di pomodori, dove era l’unico ad aspirare a un’esistenza “diversa”. Ora può realizzare il suo sogno: partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis.
Il regista David Soren introduce alcune novità come la presenza – mai così massiccia in un film d’animazione mainstream – di una comunità latino-americana, che in Turbo trovano la possibilità di compiere il fatidico (e spesso negato) salto sociale, mentre si riconoscono nel consueto nucleo familiare “atipico”, dove i legami di sangue passano in secondo piano rispetto a quelli affettivi. Molte le gag basate sullo sguarde delle lumache sul mondo delle corse, condite con quel pizzico di cinismo che nei prodotti Dreamworks solitamente non manca mai, e che alla Disney è pressoché sconosciuto. Il risultato è un film tenero e spassoso, tecnicamente sublime, che garantisce un pomeriggio allegro e a lieto fine.