La narrativa per l’infanzia ci invita sempre più spesso ad allontanarci dalle abitudini e dalle certezze acquisite, inventandosi situazioni o personaggi paradossali con lo scopo di farci divertire ad una prima lettura, per poi lasciarci riflettere a lungo su grandi temi. È questo il caso, per esempio, di vari animali domestici di recente o recentissima produzione quali l’elefante che si crede un gatto (“Il mio gatto è proprio matto” e “Ultime notizie dal mio gatto”) o l’utilissimo rinoceronte domestico (“Chi vuole un rinoceronte a un prezzo speciale”).
Non può allora mancare anche la lettura di “I cani non sono ballerine”, dove l’animale domestico in questione è un cane tozzo e grassottello che di strano ha una passione viscerale per il balletto classico. A nulla valgono i suoi occhi imploranti, a nulla valgono i tentativi della sua padroncina per convincere il padre: un cane è un cane, non può entrare a disturbare la lezione di ballo e tantomeno entrare a teatro come spettatore. Eppure il nostro protagonista non demorde e con buffi appostamenti e furbi pedinamenti, riuscirà ad indossare il suo amato tutù rosa. Bisogna credere fino in fondo alle proprie aspirazioni e ai propri sogni.
E non lasciatevi incantare dalla piccola Flavia, protagonista non dichiarata dell’albo “Un mammut nel frigorifero”. Flavia è una bambina di forse 5 o 6 anni, spettatrice timida, preoccupata e soprattutto silenziosa di un “incidente” domestico alquanto bizzarro. Una mattina a colazione suo fratello apre il frigorifero e vi trova un mastodontico mammut vivo e pronto ad azzannarli, secondo le urla di suo padre. Si scatena in pochi secondi il finimondo: sirene, pompieri, fughe. Ma il mammut resta imprendibile, nascosto tra i rami verdeggianti di un albero in città. Cala la notte e il mistero si svela: il mammut è solo l’ultimo degli animali fantastici che la piccola Flavia nasconde in camera all’insaputa di tutti. Testo breve, immagini ad alto contenuto umoristico: irresistibile.
L’essere diversi è anche il bellissimo tema del libro “Io non sono come gli altri”. Immagini sintetiche e pulite, testi lapidari per una lettura che alla fine mette sollievo e apre le più belle prospettive all’espressione della propria originalità. Tutti noi apparteniamo a popoli, etnie, gruppi, classi… dove ci riconosciamo per degli aspetti comuni, ma nessuno di questi aspetti deve essere un vincolo per esprimere le peculiarità che ci rendono unici. Ecco allora il pipistrello Filippo che dorme in punta di piedi, il piranha Orazio, che è vegetariano e anche la pecora Penelope che ama essere solitaria anziché vivere in gregge. Delicato e profondo.
“I cani non sono ballerine”
Anna Kemp, Sara Ogilivie
Ed. Nord Sud
Euro 12,00
“Un mammut nel frigorifero”
Michael Escoffier, Matthieu Maudet
Ed. Babalibri
Euro 12,00
“Io non sono come gli altri”
Janik Coat
Ed. La margherita
Euro 12.00
a cura di Lucia Soravito