Il nuovo Isee, in Friuli Venezia Giulia, può attendere. La giunta regionale, raccogliendo l’appello e il “grido d’allarme” di Cgil, Cisl e Uil e dei Caf, i Centri di assistenza fiscale che materialmente sono chiamati a elaborare la certificazione, ha infatti deciso di far slittare in avanti di alcuni mesi l’applicazione dei nuovi criteri previsti per il calcolo dell’Isee 2015.
Inoltre, come anticipato dal Messaggero Veneto, nella seduta del consiglio regionale del 17 marzo, sarà portato all’approvazione un disegno di legge per la proroga di tutti i benefici in corso.
Ad annunciare le decisioni è stata ieri l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, prima fra tutte quella di rinviare l’applicazione dei nuovi criteri di calcolo previsti dall’indicatore che misura la situazione economica di una famiglia per ottenere prestazioni o servizi pubblici a condizioni agevolate.
«Tutti i Comuni e gli Ambiti – ha spiegato Telesca – sono stati invitati a dare continuità ai benefici socioassistenziali fino a quando i Centri di assistenza fiscale (Caf) non saranno riusciti a completare le certificazioni. Per altri tipi di agevolazioni previste da normative regionali, come ad esempio l’acquisto libri di testo, il trasporto scolastico, la carta famiglia, la giunta intende portare all’attenzione del consiglio regionale, già alla prossima seduta del 17 marzo, un disegno di legge da approvare con criteri di urgenza per prorogare tutti i benefici in corso. In sostanza, sottolinea Telesca, non c’è di che preoccuparsi perché non si interromperanno le prestazioni».
In questo contesto «non è a rischio nemmeno la misura regionale che consentirà di non far pagare il “superticket” alle famiglie meno abbienti» prosegue l’assessore. L’agevolazione entrerà infatti in vigore il primo maggio e inoltre, rileva Telesca, «per averne diritto non occorre presentare il modello Isee entro quella data, ma semplicemente al primo accesso alle prestazioni sanitarie. Posso quindi immaginare che non tutti gli interessati ne abbiano bisogno subito, e dunque i tempi si dilatano».
L’assessore Telesca, in ogni caso, mette anche in evidenza come le criticità legate all’introduzione del nuovo Isee non riguardano i soli cittadini del Friuli Venezia Giulia ma quelli di tutte le regioni italiane.
Ma solo la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme a poche altre, ha deciso di intervenire pur non avendo competenza diretta: «Perché l’Isee è regolato da norme nazionali – spiega – e perché i Caf si occupano di effettuarne il calcolo a seguito di una convenzione nazionale». In pratica «ci siamo assunti una responsabilità non nostra per evitare che i cittadini incontrino dei disagi».
Le decisioni comunicate dall’assessore sono dunque la risposta alle difficoltà richiamate dalle organizzazioni sindacali che giovedì, in una conferenza stampa, le avevano dettagliatamente illustrate. A partire dalla complessità della dichiarazione Isee, che quest’anno richiede un’ora circa di lavoro dell’operatore, portando vicino ai 25 euro il costo di una dichiarazione, a fronte di un contributo riconosciuto dall’Inps di soli 11 euro. Impossibile, poi, evadere lo stesso numero di richieste dello scorso anno in tempo utile per le esigenze degli utenti.
(fonte: messaggeroveneto.it)