“Mi dispiace, non c’è battito”. Molte persone ricordano queste parole come quelle che hanno spazzato via in un attimo progetti, sogni e speranze, segnando l’inizio della propria esperienza di genitori “orfani”. Una genitorialità brutalmente negata al suo nascere, quella di cui si parla e che lascia in chi rimane una sensazione di sconforto e di delusione profonda.
Perdere un figlio in gravidanza o dopo il parto, oltre a provocare un cambiamento drammatico del percorso di genitorialità, rischia di condurre a un’esperienza solitaria, priva di appoggio sociale e di quelle informazioni che sarebbero invece indispensabili per superare il lutto in modo adeguato.
Parlare di mortalità perinatale è complesso e difficoltoso e sebbene in Italia ogni anno quasi 180.000 famiglie soffrano per questo evento, l’accettazione culturale di questo lutto rimane ancora un tabù.
Con l’intento di colmare questo vuoto, è nata nel 2006 l’associazione CiaoLapo Onlus con sede principale a Prato, con il fine di sostenere le famiglie, formare gli operatori, tutelare le gravidanze a rischio e la salute perinatale.
Principio fondante dell’attività associativa, che oramai vanta collaborazioni in tutta l’Italia e a livello internazionale, è quello di insegnare il rispetto per una creatura che, anche se non c’è più, merita di essere considerata importante.
La genitorialità è, infatti, un processo irreversibile: nel momento in cui una mamma o un papà hanno cominciato a percepirsi come tali, lo saranno per sempre.
In ambito ospedaliero esiste ad esempio, appena dopo la nascita, la consuetudine di sottrarre ai genitori il bambino deceduto, impedendo loro di vederlo, di abbracciarlo, di ri-conoscerlo e di presentarlo a eventuali fratelli.
È un gesto che sicuramente si compie in buona fede ma che, di fatto, nega l’appartenenza del bambino alla sua famiglia. Togliendo la possibilità di salutarlo nel modo adeguato se ne ostacola il ricordo, ovvero il ricollocamento nel cuore, rallentando l’elaborazione del lutto.
È necessario quindi che le famiglie siano accompagnate prevedendo una prassi clinico-ospedaliera rispettosa e siano informate sui loro diritti, da quello di sepoltura, ai riti di commiato, all’iscrizione all’anagrafe. Riguardo e diritti che devono essere gli stessi, sia si tratti d’interruzione spontanea, sia volontaria o terapeutica.
All’interno di questa cornice si situa l’incontro proposto venerdì 19 SETTEMBRE 2014 alle 20:30 presso la sede della 4A Circoscrizione “Udine Sud” in via Pradamano 21 a Udine, in collaborazione con CiaoLapo Onlus.
La serata dal titolo “GENITORIALITÀ E LUTTO NELLA PERDITA PRENATALE E PERINATALE” è aperta alle famiglie e alle persone interessate e sarà tenuta da Novella Cantarutti Buiani psicologa perinatale e da Antonella Munafò, volontaria e referente di CiaoLapo Onlus per il Friuli Venezia Giulia.
Durante questo incontro verrà presentata inoltre l’attività del Gruppo di Mutuo Auto Aiuto sul lutto perinatale “IL FIORE DI MANDORLO” organizzato dall’associazione per la nostra Regione.
Quello che la sezione del FVG di CiaoLapo Onlus offre, vuole essere un’occasione per riflettere su questo tipo di lutto e sulle risorse individuali, familiari e sociali che possono essere d’aiuto per una “guarigione” possibile dal dolore, permettendo alle persone che hanno vissuto questa esperienza di raccontarsi e confrontarsi.
Anche se i mesi di una gravidanza o poco più, agli occhi di molti possono sembrare un periodo troppo breve per riconoscerne il significato, il tempo vissuto assieme merita legittimazione e onore. Il dolore di questa perdita che spesso rimane segreta può essere affrontato solo se accettato e condiviso.
Relatrici:
Novella Cantarutti Buiani
Psicologa perfezionata in Psicoprofilassi Ostetrica e in Psicologia Clinica Perinatale
Antonella Munafò
Volontaria e Referente del Friuli Venezia Giulia per CiaoLapo Onlus
Per informazioni:
347/1681978 – 349/5581013
e-mail
facebook: Il Fiore di Mandorlo CiaoLapoFVG
www.ciaolapo.it
Leggi la presentazione del gruppo di sostegno “Il Fiore di Mandorlo”