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Un suggerimento per passare la domenica all’aperto: un’escursione sul passo San Martino

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san-martino5Avvicinamento
Superata Cividale, in direzione Valli del Natisone si raggiunge il comune di Savogna (bivio a destra dopo Ponte San Quirino). Dopo alcuni chilometri di curve si lascia la strada principale, girando a destra per raggiungere la frazione di Cepletischis. Superata la chiesa si gira nuovamente a destra, seguendo le indicazioni per Grimacco. Superato un ponte si risale nuovamente fino a giungere a passo San Martino

Dislivello
324 metri. Partenza da quota 663, metri, arrivo a quota 987.

Tempo di percorrenza
50 minuti per salire, 40 per scendere con andatura molto tranquilla

Adatto a
La strada interpoderale può essere percorsa anche dai bambini alle prime esperienze o con un passeggino adatto allo sterrato. Il sentiero, invece, presenta qualche difficoltà in più: adatto a chi trasporta i bimbi nello zaino o ai camminatori dai 6 anni in su. Da evitare dopo abbondanti piogge, perché il fondo potrebbe essere eccessivamente scivoloso.

Stagione consigliata
Tutto l’anno, anche in estate perché buona parte del percorso si sviluppa nel bosco. In primavera particolarmente suggestiva la ricca fioritura.

Punti di ristoro
No, ma nei pressi della cima un ampio spiazzo si adatta bene ai pic-nic.

Il  percorso comincia nei pressi di passo San Martino, da lì si può imboccare la pista forestale o in alternativa alcuni metri più avanti il sentiero, ben visibile per la presenza di un’ancona votiva. Il primo tratto del sentiero si presenta particolarmente ripido.

La passeggiata (sia nel caso del sentiero, sia nel caso della pista foresale) si sviluppa attraverso un fitto bosco di latifoglie: i versanti meridionali sono ricchi di castagni, frassini, aceri e noccioli.

Il sentiero prosegue con andatura costante, incrociando di tanto in tanto la pista forestale. All’improvviso la vegetazione lascia spazio a una chiesetta antica, dedicata proprio a San Martino, risalente al 1200. A pochi passi da lì si trova la cima, con libro di vetta e veduta panoramica.

In settembre viene organizzata la tradizionale saga, secondo la vecchia tradizione che vede tutti i partecipanti protagonisti nella preparazione delle pietanze da consumare in modo comunitario.

a cura di Erica Beltrame

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