Si apre nel segno del progetto produttivo CTA 5 – trama portante del nuovo percorso produttivo varato da CTA – Centro Teatro Animazione e figure per la Stagione 2013/2014 – il ciclo di “Storie d’inverno” 2013/2014 al Teatro Verdi di Gorizia: quattro allestimenti per attore e figure, a cura di Antonella Caruzzi, interpretate da attori e attrici di riferimento per gli spettacoli CTA.
Sabato 11 gennaio alle ore 16.30, sarà l’attrice Alice Melloni e rileggere un piccolo gioiello della letteratura per l’infanzia di matrice orientale, “Il pesciolino d’oro” di Aleksandr Puskin: e ci porterà sulla riva dell’oceano, in una piccola e povera capanna, dove vive un pescatore con la moglie. Un giorno il pescatore si ritrova a tirare a riva una rete particolarmente pesante. Tira e tira, la rete è tuttavia vuota di pesci… ce n’è soltanto uno, ma tutto d’oro: un pesciolino fatato disposto a esaudire ogni desiderio in cambio della libertà. La vita del pescatore e di sua moglie da quel momento cambia completamente. Ma interviene l’avidità … Aspetto di originale suggestione, capace di incuriosire i bambini e riportare gli adulti a una tradizione fascinosa del nostro passato, è la tecnica che questa volta il CTA metterà in campo per tradurre in scena il testo di Puskin: lo spettacolo è infatti concepito per voce e figurine … quelle di Liebig, che hanno illustrato tanta letteratura per le generazioni dei nostri nonni e restano per tutti una suggestione evocativa senza tempo …La produzione CTA parte dunque con “Il pesciolino d’oro” per attore e proiezioni, e chiude con “La cicala e la formica” di Esopo, anch’essa raccontata per voce e figurine.
Sabato 11 gennaio la biglietteria aprirà alle 16 (info: www.ctagorizia.it, tel. 0481 537280, c. +39 335 1753049).
Il cartellone CTA dei “Pomeriggi d’inverno”, giunto alla 15^ edizione, è promosso per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Gorizia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, del Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana di Lucinico Farra e Capriva.
«Questa storia delle figurine è vecchia vecchissima…, vecchia molto più di un secolo – spiega sin dall’inizio l’attrice in scena, Alice Melloni – E fare la raccolta di figurine, raccoglierle in un album per conservarle, possederne tutta la serie, scambiarsele – io ti do questa che ti manca, tu mi dai quest’altra che manca a me – è una cosa che facevo io da bambina, facevano mia mamma e mio papà, facevano i miei nonni, e anche la mamma e il papà dei miei nonni, cioè i miei bisnonni. In Francia si era diffusa la moda di reclamizzare i propri prodotti regalando a chi li comprava vari gadget… una specie di raccolta punti insomma, come quella che oggi fanno i supermercati… L’idea di promuovere il suo prodotto stampando delle figurine venne a un certo signor Liebig – spiega ancora l’attrice nel racconto introduttivo alla pièce – Era il barone Justus von Liebig per la precisione – che aveva una fabbrica di estratto di carne che veniva venduta in vasetti. Insieme al vasetto veniva data una figurina… E queste figurine erano spesso molto belle, perché il barone von Liebig affidava l’incarico di disegnarle a veri e propri artisti dell’epoca. Ora l’estratto di carne Liebig, oggi si direbbe dado per brodo, ebbe un grandissimo successo e quindi grande fu la diffusione di queste figurine, che continuarono a essere stampate e distribuite per più di un secolo. Alcune di queste serie di figurine vennero dedicate, per la gioia dei bambini, alle fiabe famose. E oggi, a illustrare le storie che vi leggerò noi useremo proprio le figurine Liebig. La prima storia è quella del pesciolino d’oro, una fiaba popolare che un grande scrittore russo, Alexandre Puskin, raccolse e scrisse. È una fiaba famosissima che venne ripresa e raccontata anche dai fratelli Grimm…».