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Alla scoperta del Lago Minisini e di Sella Sant’Agnese: una facile escursione che vi incanterà

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minisiniAvvicinamento: raggiungere Ospedaletto (Gemona). Lasciata la macchina in prossimità della chiesa si comincia la camminata da dietro l’edificio sacro, in prossimità di una carrareccia.
Tempo di percorrenza: circa tre ore
Dislivello: 200 metri, punto massimo Sella Sant’Agnese 430 metri
Adatto a: tutti. Non presenta particolari difficoltà, ideale anche per le prime camminate dei bambini
Periodo consigliato: Inverno, Primavera e Autunno. In estate evitare le giornate troppo calde
Abbigliamento: Scarponcini o scarpe da ginnastica, giacca a vento, acqua e viveri
Punti di ristoro: no

L’anello si sviluppa lungo una strada sterrata che ripercorre in buona parte l’antico tragitto, utilizzato già in epoca preistorica, che correva lungo la direttrice Artegna – Gemona – Venzone.  Parte del tracciato rientra in un’area protetta: il Sito di Interesse Comunitario Lago Minisini e Rivoli Bianchi.
Durante la passeggiata si attraverso l’alveo del torrente Vegliato, che nei secoli con il suo apporto di detriti ha creato il conoide sul quale oggi sorge Gemona, per poi inoltrarci in un bosco con carpini, ornielli e noccioli in direzione di Sella sant’Agnese.
minisini2Lungo il percorso si osservano alcune interessanti strutture geologiche come “il clap dal Agnel” o l’imponente “ventaglio di sant’Agnese” formato da strati di rocce calcaree.
Giunti a Sant’Agnese (430 metri) si possono ammirare i prati che ricoprono questa sella, luogo particolarmente caro ai gemonesi che nel mese di maggio festeggiano l’Ascensione facendo volare in cielo decine e decine di aquiloni. La sella di Sant’Agnese che separa il monte Cumieli dai contrafforti occidentali del monte Chiampon. Alla sella convergono diverse mulattiere e strade sterrate provenienti da Ospedaletto, Gemona e Venzone.
Nella discesa verso la borgata di Ospedaletto si incontra il Forte di monte Ercole, una fortificazione militare compresa nel sistema difensivo detto dell’Alto Tagliamento, che recentemente è stata soggetta ad interventi di recupero.
minisini3Scendendo di quota  e addentrandoci all’interno dell’area SIC  attraverso un bosco di orniello e carpino nero si arriva in un’area con prati stabili disposti su basse colline e conche. Proprio in una di queste conche incontreremo il Lago Minisini. Questo bacino, nonostante le modeste dimensioni, è oggi estremamente importante per la conservazione di molti animali come diversi anfibi e decine di specie di libellule. Rappresenta inoltre un punto di sosta per gli uccelli acquatici durante la migrazione. Oltre ai giunchi, ai carici e alle cannucce di palude la vegetazione del lago ospita numerose ninfee che, durante la tarda primavera, impreziosiscono lo specchio d’acqua con la loro splendida fioritura.
Nel 2011 la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val canale ha eseguito un delicato ma importante intervento di riqualificazione ambientale che ha avuto lo scopo di rallentare il processo di interramento del lago. I primi risultati post intervento sono incoraggianti e ciò fa ben sperare sul futuro di quest’area, che sicuramente incanterà tutti visitatori.

 

a cura di Erica Beltrame

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