In questo articolo studieremo nel dettaglio i passi per sostenere il bambino di fronte al disagio che emerge dall’impossibilità di soddisfare un bisogno: come affrontare la frustrazione.
Non sempre è possibile appagare il bisogno del bambino, non per cattiveria, ma perché la situazione in cui ci si trova non lo permette.
Pensiamo ad un bambino che piange all’asilo, o al nido, perché vuole la mamma. Lei non c’è, magari è al lavoro, e l’insegnante non può proprio far apparire la mamma per magia!
Nasce così la frustrazione, un disagio, un dolore che emerge come conseguenza di un bisogno che non può essere soddisfatto.
L’abilità di sostenere la frustrazione si compone di diversi elementi, che ora affronteremo nel dettaglio, in modo da avere una via da seguire nei momenti più difficili.
- Il primo passo è riconoscere il vero bisogno del bambino, ossia comprendere veramente da dove ha origine il disagio che si presenta.
- Avere la consapevolezza che questo bisogno non può essere appagato e accettare la reale situazione in cui ci si trova.
- Attraverso la nostra accettazione, ossia essere disponibili ad interagire con la realtà cosi come è, noi insegniamo al bambino ad accettare lui stesso la situazione. Con un bambino più grande è possibile indicargli di tentare di accettare, di fare il suo meglio possibile.
- Sostenere la difficoltà e la sofferenza che il mancato appagamento del bisogno produce e aiutare il bambino ad esprimere il suo dolore, senza soffocarlo, ma offrendogli comprensione e tanto affetto.
- Trovare una soluzione, un’azione diversa che può dare sollievo al bambino; a volte transitoria, ma con il potere di acquietare il dolore e indicare una nuova strada da seguire.
- Concludere l’evento e tornare alla normalità.
- Appena possibile, se ovviamente le condizioni lo permettono, appagare correttamente il bisogno del bambino.
Con questo percorso noi potremo aiutare il bambino ad attraversare la sua difficoltà senza lasciare conseguenze negative nel suo vissuto.
A volte, anche con tutta la nostra buona volontà, non riusciamo ad appagare in nessun modo il bisogno del bambino, come un bimbo che piange inconsolabile perché vuole la mamma che non c’è. In questi casi la nostra accoglienza, l’amore, la comprensione e la preziosa creatività, faranno la differenza in questi momenti, aiutando il bambino a sostenere la sua frustrazione. Essere soli di fronte alla difficoltà è la condizione peggiore e più difficile in assoluto!
Un bambino troppo frustrato nei suoi bisogni appare spento, demotivato alla vita, si ritira dalle sfide e dai progetti, rimane attaccato ossessivamente ai suoi bisogni non soddisfatti e cerca tutto il tempo dei sostituti, oggetti alternativi che solo apparentemente soddisfano il suo bisogno, senza di fatto mai appagarlo.
Sostenere un bambino dandogli attenzione e calore, sono gli ingredienti base per aiutarlo a crescere!
Nel prossimo articolo approfondiremo il tema: “l’illusione dei sostituti”, dal dito in bocca al ciuccio, dalla copertina di Linus all’inseparabile orsetto!
Bibliografia:
Le abitudini di vita, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Educare con amore e fermezza, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
I fini nell’educazione, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il sì e il no, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il ciclo di apprendimento, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Insegnare le relazioni, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Esprimere e conoscere se stessi, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Dott.ssa Donatella De Marco, Psicologa
Dott.ssa Silvana Tiani Brunelli