Nel 2011, 65 bambini morti sulle strade, 45 erano trasportati pari al 69%. E nel 2012 siamo a 22 vittime di cui 15 trasportate 68%. Questi i numeri delle vittime più giovani in auto e, per arginare il fenomeno, il caro-seggiolini non aiuta di certo.
La denuncia arriva dall’Asaps che partendo dal fatto che i costi dei seggiolini, di tutte e 5 le classi, sono elevatissimi (mediamente da 130 a 300 euro, quelli di qualità) secondo il tipo, propone realizzare un mercato dell’usato dei seggiolini che se sono omologati non hanno una specifica scadenza e possono essere riutilizzati. Detto fatto: su Repubblica.it in questo spazio abbiamo aperto un mercatino virtuale dove le famiglie che non usano più seggiolini possono metterli a disposizione di altri, lasciando mail e regione di appartenenza. Semplice ed efficace, con l’unica avvertenza di evitare di riutilizzare solo quelli che sono rimasti coinvolti in un incidente stradale importante).
E poi, sempre secondo l’Asaps servirebbe un abbattimento dei costi dei seggiolini ad iniziare dall’Iva che potrebbe passare dal 21% al 10%. Come dire dai 15 ai 30 euro in meno per ogni pezzo.
Va detto che il problema dei costi raddoppia. “Anche di più. Non dimentichiamo infatti – spiega Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – il supporto dei nonni alle giovani famiglie con genitori che lavorano. Allora il seggiolino raddoppia o triplica. Uno lo monta sicuramente il nonno materno, e spesso uno anche il nonno paterno. Si arriva al punto che per 2 bambini si possono utilizzare anche 4-6 seggiolini in macchine diverse. Un capitale! Un capitale che va speso per essere in regola e per garantire la sicurezza dei nostri piccoli. In totale il complesso dei seggiolini può costare quasi come una vecchia utilitaria usata”.
Un altro aspetto sul quale l’Asaps richiama sempre la sua attenzione è la tipologia stradale dove sono avvenuti gli incidenti. Sono le strade delle aree urbane quelle più a rischio. Ben 336 dei 541 incidenti, (62%) sono avvenuti nei centri abitati. E non si pensi che si tratti di quelli meno gravi. Infatti nei centri abitati si sono contati fra i piccini 27 morti (41%) e 364 feriti (67%). Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 128 (23,6%) e hanno causato 20 morti (31%) e 162 feriti (26%). In 36 episodi non è stata indicata la tipologia della strada.
Appena 41 gli episodi sulla rete autostradale che hanno causato però 13 decessi (20%) mentre 49 bambini hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (7,8%).
da Repubblica.it