di e con Giorgio Gabrielli
spettacolo di burattini e pupazzi
Pulcinella è la maschera più diffusa al mondo.
Esportato da artisti italiani emigrati secoli fa arrivò ovunque:
in Inghilterra, si è trasformato in Mr. Punch, in Francia (Polichinelle), in Russia (Petruska), in Spagna (Don Cristobal), in Olanda (Punk), in Germania (Kaspar), in Iran (Mobarak), in Ungheria (Vitez-Lazlo)
e ancora, in Grecia, in India, in Sud Africa, in Cina. In tutti questi Paesi la maschera è accomunata, oltre che da similitudini drammaturgiche, anche e soprattutto dal suono identico della sua voce, stridulo.
Semplificando si potrebbe concludere che in realtà pulcinella sia un “tipo” universale, che nasce e si afferma autonomamente tra uomini e popoli.
In questo spettacolo ritroviamo Pulcinella come forma terapeutica di un burattinaio ansioso, insicuro e con frequenti crisi di panico.
Quest’ultimo, rivoltosi all’emerito dottor Balanzone, si sente propinare la sperimentale terapia “pulcinellesca”: la psicoterapia consiste nell’indossare il burattino Pulcinella e lasciare che la psiche ne venga influenzata e condizionata a tal punto che le proprie paure prendano forma e vengano sbaragliate dallo stesso in baracca.
Contro ogni previsione la terapia funziona poiché Pulcinella è un archetipo di vitalità, un anti-eroe ribelle e irriverente, sempre alle prese con le contrarietà del quotidiano, i nemici più improbabili e tutto ciò che spaventa l’uomo dalla notte dei tempi.
Il Pulcinella di Gabrielli è quindi un protagonista assoluto, con il quale il burattinaio affronta e sconfigge, con soluzioni assurde ma sorprendentemente efficaci, tutte le paure e tutti gli avversari.
Uno spettacolo semplicemente esilarante per tutte le età.
Lo spettacolo fa parte della Rassegna Musae Percorsi Culturali in Provincia.