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Gli effetti nefasti della caffeina su bambini e adolescenti 

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caffeinaProbabilmente nessun genitore si sognerebbe mai di offrire al proprio bambino un caffè per colazione, merenda od a fine pasto, dato il suo contenuto in caffeina.

Attenzione però: la caffeina non è contenuta solo nel caffè, ma anche in altre bevande o alimenti comunemente consumati anche (o soprattutto) dai bambini, quali coca cola e analoghi, the freddo e cioccolato, sia fondente che al latte.

La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso centrale che, quando consumata a bassi livelli, dona una sensazione pressochè immediata di maggior energia e reattività.

Tuttavia, quando in eccesso, la caffeina può essere responsabile di vari disturbi quali nervosismo, irrequietezza, disturbi di stomaco, mal di testa, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Si tratta di disturbi che si manifestano sia nell’adulto che nel bambino, anche se in quest’ultimo la dose di caffeina necessaria a produrli è, solitamente, di gran lunga inferiore.

Nei bambini inoltre il consumo eccessivo di bevande caffeinate (spesso anche molto zuccherate), in sostituzione di bevande più sane come acqua, succhi di frutta 100% e latte, può portare ad ulteriori problemi quali:

– obesità, dovuta all’alto contenuto calorico delle bevande tipo cola (130-140 kcal a lattina)
– carenze di vitamine e minerali, in particolare di calcio necessario per lo sviluppo delle ossa e dei denti
– problemi di carie e di mineralizzazione dei denti
– disidratazione, dovuta al ben noto effetto diuretico della caffeina

Ed è proprio a causa di questi effetti che le bevande contenenti caffeina dovrebbero essere limitate nei bambini, soprattutto nei più piccini, e sostituite con bevande più sane come acqualattespremute o succhi di frutta 100%, possibilmente non zuccherati.

Ottimo sostituto del caffè, soprattutto a colazione, è rappresentato dall’orzo, mentre nei periodi di intenso studio è sicuramente più efficace l’assunzione di idonei integratori, rispetto alla caffeina che, nonostante il suo apparente ed immediato effetto positivo, nel lungo termine può dar luogo a problemi di concentrazione ed attenzione.

La sospensione della caffeina dovrebbe essere un processo graduale, al fine di evitare l’insorgenza di possibili effetti da “astinenza” quali mal di testa, depressione e stanchezza cronica. Effetti che, in ogni caso, sono sempre di durata limitata e tendenti a svanire una volta che l’organismo si sia riadattato a funzionare senza lo sprint impartito dalla caffeina.

(fonte: www.consiglialimentari.it)

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