Home / Recensioni / Libri / “L’estate di Garmann”, un libro dedicato ai bambini che affrontano il loro primo giorno di scuola

“L’estate di Garmann”, un libro dedicato ai bambini che affrontano il loro primo giorno di scuola

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

Il momento fatidico della campanella è dunque arrivato e con esso, l’apprensione di molte mamme e di molti papà, non è forse vero? Ma vediamola dalla parte dei piccoli protagonisti: per i bambini gli ostacoli da superare possono essere pochi o tanti, come l’angoscia per la separazione dalla casa, dalla mamma, da posti e persone che gli infondono sicurezza e tranquillità. Sta a noi genitori infondere loro la serenità e la giusta sicurezza per aiutarli nell’affrontare anche il primo giorno di scuola. “A Garmann non è ancora caduto nemmeno un dente e la scuola inizia domani. Ormai è urgente. Ogni sera, per tutta l’estate, Garmann ci ha provato davanti allo specchio. Hanne e Johanne hanno perso quattro denti ciascuna. Anche loro andranno in prima”. Può sembrare semplice, banale, ma non lo è affatto. Potrebbe essere la storia di ognuno di noi, e che magari abbiamo solo dimenticato, o lo storia dei nostri piccoli che come Garmann hanno tante paure: che non gli cadano i denti da latte, la paura ad andare in bicicletta, la paura di andare con la testa sott’acqua, la paura di stare in bilico sullo steccato. La paura di non essere capace, la paura di essere diverso, la paura del confronto con gli altri.

Una cosa di certo non spaventa Garmann: non ha paura di aver paura. Una sensazione che gli fornirà  il motivo per avviare un dialogo profondo con gli adulti di casa, il padre, la madre e tre vecchie zie ospitate per l’estate, che lo porterà molto lontano… al di fuori di un paesaggio quotidiano fatto di sicurezza e cose conosciute.

Scopre così che anche i grandi hanno paura: ognuno di loro deve fare i conti con i propri timori, grandi o piccoli che siano.
Paura di morire, paura di non farcela, paura di stare soli, paura di sbagliare, paura di perdere, paura di soffrire: sono paure comuni ad ogni essere umano, ma essere capaci di vederle e riuscirne a parlare è tutta un’altra cosa… non è da tutti.

Lo scorrere del tempo raccontato anche attraverso il rigoglio di un giardino coloratissimo d’estate, un autunno alle porte con le sue prime nubi e sullo sfondo un inverno in bianco e nero. E Garmann è lì, in bilico, sul bordo della sua estate… L’ultima sera d’estate, Garmann la dedica a controllare che la cartella, piccolo mondo segreto di tutte le infanzie, sia a posto. Finito il rito, Garmann richiude la cartella. Lo lasciamo nella sua camera in piedi davanti alla finestra. Mancano solo tredici ore all’inizio della scuola… sembra molto pensieroso…

Un libro da leggere e sublimare con gli occhi e con il cuore aperto, proteso all’ascolto e all’attenzione verso i nostri figli che crescono. Un libro per il primo giorno, di crescita, assieme.

Stian Hole, L’estate di Garmann
Donzelli Editore, Roma, 2011

Silvia Paoli Tacchini

FacebookTwitterGoogle+EmailCondividi

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

undici + quindici =