I bambini della nostra regione fanno poca attività fisica rispetto alle raccomandazioni di giocare all’aperto o fare ginnastica in modo strutturato per almeno un’ora tutti i giorni. Solo 1 bambino su 5 ha un livello di attività fisica consigliato per la sua età per varie ragioni: si gioca ancora poco all’aperto, non viene svolto sufficiente sport in modo strutturato e il tragitto casa-scuola viene percorso con mezzi di trasporto pubblico-privato. Molti bambini, inoltre, eccedono nelle attività sedentarie (1 bambino su 4 non segue le raccomandazioni sul tempo da dedicare a tv e videogiochi ovvero meno di 2 ore al giorno), quando potrebbero dedicarsi ad attività più salutari (giochi di movimento, sport o attività relazionali con i coetanei). Il dato emerge dalla quarta rilevazione (anno 2014) del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute, promosso dal Ministero della Salute – Ccm (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) e finalizzato alla promozione della salute e della crescita sana nei bambini della scuola primaria.
L’indagine, a livello regionale, ha riguardato 1647 bambini tra gli 8 e i 9 anni e 86 plessi scolastici; 1721 le famiglie che hanno compilato il questionario a loro proposto. Riguardo allo stato ponderale, è emerso che nella nostra Regione il 6% dei bambini è obeso, il 18% in sovrappeso, il 75% normopeso e l’1% sottopeso. “In questa quarta rilevazione – si legge nelle conclusioni – non si sono riscontrati cambiamenti significativi, in controtendenza al miglioramento della situazione nazionale. Permane pertanto il problema dell’eccesso di peso della popolazione infantile e si auspicano interventi regionali efficaci e condivisi. Tuttora il confronto con i valori di riferimento internazionali evidenzia la dimensione molto grave del fenomeno”.
Una regolare attività fisica anche se non strutturata rappresenta, unitamente a sane abitudini alimentari, un elemento determinante per ridurre ulteriormente queste percentuali. Per quel che riguarda il movimento, “questa indagine – commenta l’assessore allo sport e all’istruzione della Provincia di Udine Beppino Govetto – conferma la tendenza alla disaffezione specialmente nei confronti del gioco libero emersa anche nel convegno “Giochi di strada e ginocchia abrase” che si svolto a palazzo Belgrdo organizzato dall’associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d’Italia”. “Va detto che rispetto alle precedenti rilevazioni – aggiunge Govetto – è diminuita la percentuale dei bambini inattivi grazie, a esempio, alle manifestazioni e alle realtà che promuovono il gioco in strada, agli interventi delle associazioni sportive nelle scuole, alle iniziative attuate dal Coni ma è necessario uno sforzo ulteriore finalizzato all’acquisizione di una consapevolezza ancora maggiore su queste tematiche e dei possibili risvolti negativi dal punto di vista del benessere psico-fisico dei bambini, da parte dei docenti e dei genitori come peraltro sollecitano le conclusioni dell’indagine sullo stato ponderale”.
L’assessore Govetto si farà promotore, in sintonia con l’Usr Fvg e in particolare con il coordinatore di educazione fisica e sportiva per la provincia di Udine nonché referente regionale per l’educazione alla salute, dottor Claudio Bardini, di alcuni incontri per sensibilizzare gli insegnanti dei primi tre anni della scuola primaria ma anche i genitori sull’importanza dell’attività motoria fatta con regolarità dai bambini. “Pur comprendendo le difficoltà per molti genitori di conciliare tempi di lavoro e di vita della famiglia e apprezzando l’impegno di mamme e papà a creare occasioni di gioco anche di gruppo – aggiunge Govetto – li invito a incentivare questi momenti di incontro e soprattutto il gioco libero e spontaneo tra i bambini. Una buona prassi anche per contrastare l’insorgere di patologie come ipertensione e diabete di tipo 2 riscontrate già in alcuni bambini in tenera età. È importante quindi rafforzare il gioco di squadra tra famiglie, scuole, enti pubblici e associazioni sportive che sta già registrando i suoi frutti, per sensibilizzare la società sul significato del gioco spontaneo che sta venendo a mancare, per educare i bambini, fin da piccoli, a uno stile di vita corretto, unica via insieme a corrette abitudini alimentari per prevenire l’obesità infantile”.
(fonte: IlFriuli.it)