L’asino è un “pet ante litteram” e l’origine della sua compagnia accanto all’uomo si perde nella notte dei tempi. Da millenni è vicino all’uomo, è protagonista frequente della letteratura, di storie familiari, di fiabe e racconti e sollecita in molti di noi fantasie ed emozioni collegate alla nostra storia e alla nostra infanzia. Nelle famiglie contadine è stato compagno di vita, compagno di giochi dei bambini, “trattore”, “sedia a rotelle” per anziani o persone con deficit motori. L’asino è un animale molto vicino all’uomo per la sua affettuosità, per la sua profondità della comunicazione sul piano emotivo e per l’intensità della relazione che propone, per le sue qualità di tranquillità, pazienza e docilità. Si tratta di un animale fortemente empatico per numerosi motivi, a cominciare dal suo aspetto: ha una grande testa e grandi occhi che fanno di lui un Pet permanente. È di grande impatto relazionale per le sue dimensioni, che sono simili e proporzionate alle nostre. Ha un grande impatto corporeo con noi anche per la morbidezza del pelo, il calore del corpo e la sua grande propensione a lasciarsi toccare e accarezzare. Un’altra grande caratteristica è quella di essere un animale tranquillo, lento, intelligente e paziente. L’asino è un animale d’affezione che permette facilmente lo svilupparsi di interazioni con l’uomo. Il contatto uomo-asino si realizza fondamentalmente sul piano emotivo/esperienziale. Entrare in relazione con questo animale favorisce lo sviluppo di un linguaggio misterioso che non utilizza parole ma è in grado di arrivare al cuore come alla mente e favorisce lo sviluppo della socialità. Tra uomo e asino si realizza un rapporto intenso, istintuale e non verbale, che passa per canali sensoriali ed emozionali profondi. È un rapporto durante il quale la persona e l’animale si sintonizzano vicendevolmente, creando attenzione reciproca e impegnandosi a rispondere selettivamente l’uno ai comportamenti dell’altro. La sua facilità alla creazione di relazioni significative è una caratteristica molto importante, soprattutto nel caso di persone con disabilità psicofisica, ritiro sociale e problemi comunicativi. La relazione con l’asino si realizza in modo naturale e permette una facilità ed una continuità del rapporto. Si tratta di una relazione che è sempre circolare nella quale siamo sempre protagonisti. L’asino viene definito “facilitatore sociale”, poiché consente di poter, in qualche modo, comunicare con l’esterno.
L’asineggio “L’Amico Asino” propone progetti ludici-cognitivi e didattici per le scuole d’infanzia, progetti di zooantropologia didattica rivolti agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, trekking e passeggiate a passo d’asino, Attività Assistite con Asini (Pet-Therapy), incontri in asineggio, giornate esperienziali a contatto con gli animali. Tutte le attività avvengono sotto il controllo degli operatori, che si assicurano che ogni persona sviluppi abilità interattive con gli animali in modo progressivo e personalizzato.
La vicinanza con gli asini si è rivelata molto facilitante con quelle persone che hanno bisogno del contatto corporeo per vivere una determinata esperienza, in quanto gli asini aiutano il rilassamento dei muscoli, consentono una maggiore possibilità d’interazione con l’operatore, offrono un confronto tattile a persone che non hanno altri sensi abili, sanno relazionarsi senza pregiudizio alcuno e sanno mettere in atto atteggiamenti adeguati a seconda della persona con la quale si trovano ad interagire. Maggiori informazioni le trovate sul sito internet www.lamicoasino.altervista.org
