Risarcito bambino autistico in seguito a danni da vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia – MPR).
Molti genitori non ci pensano due volte a sottoporre i propri figli alle vaccinazioni di routine fortemente sostenute dal sistema sanitario nazionale. Questa decisione, però, ha cambiato la vita di molti più bambini di quanto si possa immaginare.
Molti attivisti mi accusano di non battermi contro tutti i vaccini, indiscriminatamente. Personalmente ritengo che sia più importante investire del tempo per educare se stessi a valutare i benefici e i rischi potenziali di ogni vaccino e prendere decisioni consapevoli prima di vaccinarsi.
Anche se alcuni vaccini sembrano essere più sicuri di altri, è importante rendersi conto che ogni vaccinazione comporta un certo grado di rischio; questi rischi sono collegati a fattori biologici, ambientali, alla tempistica e ai tipi di vaccino somministrato. I rischi di vaccinazione possono aumentare esponenzialmente con il richiamo della vaccinazione specialmente se si ha già avuto una reazione alla precedente vaccinazione o quando vengono somministrati vaccini multipli contemporaneamente.
Ci sono vaccini che storicamente sono stati associati a maggiori effetti collaterali rispetto ad altri e la combinazione morbillo, parotite e rosolia – MPR – è uno di quelli.
Dei rischi sulla salute collegati a questo vaccino se ne parla da oltre 15 anni e, recentemente, un tribunale italiano ha riconosciuto che il vaccino MPR ha causato l’autismo in un bambino di nove anni che soffriva di infiammazione cerebrale e danni permanenti al cervello in seguito alla vaccinazione.
Valentino Bocca è stato vaccinato con MPR nel 2004, all’età di 15 mesi. Secondo i suoi genitori, il cambiamento del suo comportamento è stato immediato. Quella stessa notte egli rifiutò di mangiare e ebbe diarrea. La situazione peggiorò rapidamente tanto che in pochi giorni non era più in grado di mettere un cucchiaio in bocca e passava le notti a piangere dal dolore. I genitori sospettarono immediatamente della vaccinazione ma gli fu detto che era “impossibile”. Valentino è regredito progressivamente e ha ricevuto la diagnosi di autismo un anno dopo.
In ultima analisi, il Ministero della Salute italiano, ha riconosciuto l’errata diagnosi iniziale del pediatra, ammettendo che il vaccino era la causa del danno. Il tribunale di Rimini, recentemente, ha riconosciuto alla famiglia Bocca una rendita per 15 anni per un totale di €174.000 come risarcimento, oltre alle spese processuali, dichiarando che Valentino “è stato danneggiato da complicanze irreversibili a causa di vaccinazione (profilassi trivalente MPR) (copia sentenza)”. Secondo un articolo pubblicato sul quotidiano britannico, The Independent, circa 100 casi analoghi sono attualmente all’esame da parte degli avvocati italiani e un maggior numero di casi può essere portato in tribunale.
“Luca Ventaloro l’avvocato della famiglia ha dichiarato: “Questo è molto significativo per la Gran Bretagna che usa e ha usato, un vaccino MPR con gli stessi componenti di quello dato a Valentino.
E sbagliato per i governi e le autorità sanitarie esercitare una forte pressione sui genitori per far vaccinare i bambini con l’MPR, ignorando che questo vaccino può causare l’autismo e le complicazioni collegate. Il numero di casi di autismo è aumentato notevolmente a partire dal 1970 con un caso ogni 64 bambini britannici colpiti”. Riporta The Independent.
Ricerche sul vaccino MPR
È praticamente impossibile leggere un articolo sul vaccino MPR senza incontrare un riferimento al gastroenterologo britannico Dr. Andrew Wakefield che nel 1998 pubblicò una ricerca sulla rivista The Lancet che suggeriva un possibile un legame tra il vaccino MPR, la malattia intestinale cronica e l’autismo. Fin dalla sua pubblicazione, l’articolo è rimasto uno degli studi più citati e ancora controversi sul tema della sicurezza dei vaccini.
Nel 1998 il dr. Wakefield ha esaminato la storia clinica di un gruppo di pazienti che avevano una serie di segni e sintomi collegati tra loro come in uno schema, un gruppo di bambini autistici con problemi gastrointestinali. Ma piuttosto che celebrare la scoperta di un problema di salute concreto, potenzialmente curabile e prevenibile che avrebbe potuto aiutare coloro che soffrono di problemi di salute simili, la scoperta di Wakefield divenne una controversia oggetto di accesi dibattiti in cui è stata messa in dubbio la reputazione personale e professionale Dr. Wakefield stesso.
Perché?
Perché la storia clinica non si è conclusa con la malattia intestinale, ma comprendeva anche i sintomi di autismo regressivo dopo aver ricevuto il vaccino MPR …
Negli anni successivi alla sua scoperta del 1998 che collegava il vaccino MPR alla malattia infiammatoria intestinale e ai sintomi di autismo, il dr. Wakefield ha pubblicato altri 19 articoli sul vaccino-disturbo intestinale. Tutti sono stati rivisti e nessuno è stato ritirato. Tuttavia, nessuna di questi 19 documenti sono mai stati discussi dai media.
L’unico studio che continua a essere in luce è l’articolo originale Lancet del 1998. Un altro fatto interessante è che un gran numero di altri studi nel mondo ha confermato i risultati iniziali di Wakefield. Eppure non si sente mai parlare di questo!
Una soluzione semplice e poco costosa per ridurre i rischi di danni da vaccino
Il libro Gut and Psychology Syndrome della dr.ssa Campbell-McBride contiene un intero capitolo che illustra ciò che i professionisti sanitari dovrebbero fare per migliorare la strategia di vaccinazione, in quanto il protocollo di vaccinazione standard può creare danni nei bambini.
L’intero processo per identificare i bambini che sarebbero a rischio di sviluppare l’autismo in seguito a vaccino è descritto nel suo libro, ma per riassumere, nella sua pratica si inizia raccogliendo una storia completa sulla salute dei genitori e sulla loro salute intestinale.
Poi, entro i primi giorni di vita, effettuando l’analisi delle feci per valutare la qualità della flora batterica intestinale e l’esame delle urine per verificare i metaboliti possono fornire un quadro dello stato del sistema immunitario del bambino.
Questi test sono disponibili nella maggior parte dei laboratori di tutto il mondo e costano circa $ 80-100 ogni test – una sciocchezza rispetto al costo incredibile per il trattamento dei bambini autistici una volta che il danno è fatto.
È assolutamente indispensabile eseguire queste analisi prima di prendere in considerazione la vaccinazione. La dr.ssa Campbell-McBride afferma che non ha ancora trovato un bambino autistico con la flora intestinale normale. Se scoprite che il vostro bambino ha la microflora intestinale anomala, o comincia a sviluppare i sintomi di autismo un anno o due più tardi, il programma GAP deve essere iniziato immediatamente, tanto più piccolo è il bambino quando si inizia il trattamento, migliori saranno i risultati.
(Articolo originale tratto dal sito del dott. Mercola)
Tyreal
26 maggio 2013
Peccato che lo studio di Wakefield (che non mi risulta sia più dottore, è infatti stato radiato) sia stato ampiamente smentito:
http://medbunker.blogspot.it/2009/11/vaccini-wakefield-vaccini-autismo-e.html
Perché non pubblicate anche l’ondata di morbillo del Galles, scatenatasi dopo la mania antivaccinista diffusasi grazie ad articoli come il vostro?
misurafamiglia
26 maggio 2013
Noi ci siamo limitati a pubblicare la notizia relativa alla sentenza del tribunale di Rimini, senza voler prendere posizione alcuna sull’annosa questione dei vaccini. Né, tanto meno, vorremmo adesso occuparci della qualità del nostro sistema giudiziario. Probabile che a Rimini siano tutti impazziti, chi lo sa, probabile che invece abbiano ragione. Non abbiamo gli strumenti per poterlo dire con certezza. Però, se vuole, saremo lieti di pubblicare un suo articolo in merito al problema dei vaccini e gli daremo lo stesso risalto di quello che stiamo commentando. Cordiali saluti.
Caterina LaCate
27 maggio 2013
IMHO è ridicolo che se un sito dà spazio ad una notizia (come in questo caso, una notizia che può non piacere), qualcuno decida di non seguirlo più… ridicolo. In ogni caso, a prescindere dalla storia di Wakefield, che è solo un piccolissimo capitolo nella storia del vaccino MPR (dopotutto le prime segnalazioni di autismo post vaccino MPR risalgono addirittura al 1992… ben prima che wakefield venisse anche solo a conoscenza della questione), in Galles non c’e’ nessuna epidemia di Morbillo…. Per tutto il periodo dal 1 gennaio al 31 marzo 2013 in tutto il Galles ci sono stati solo 26 casi confermati in laboratorio su 446 notifiche: 10 nel mese di gennaio, 8 nel mese di febbraio e altrettanti 8 casi nel mese di marzo su 302 notifiche. Ad aprile c’è stato solo 1 caso confermato da esami di laboratorio su 183 casi notificati, con una sovra-diagnosi del 18,2%. Per cui se vogliamo fornire dati, facciamolo in maniera corretta e non pappagallando notizie lette chissà dove o piovute dal cielo come un bel copione teatrale. Si tratta di rispettare le persone che leggono questi post e non insultare la loro intelligenza. Volete i dati ? andate qua: http://www2.nphs.wales.nhs.uk:8080/CommunitySurveillanceDocs.nsf/3dc04669c9e1eaa880257062003b246b/38c4ee86b5fd701e80257b41003cdc52/$FILE/monthly%20lab%20201303.pdf troverete i dati aggiornati
Astrid
27 maggio 2013
Tradurre un articolo del dottor Joseph Mercola, personaggio piuttosto controverso e criticato, non equivale affatto a pubblicare la notizia relativa alla sentenza del tribunale di Rimini, senza prendere posizione sui vaccini.
Basta dare un’occhiata alla voce di wikipedia inglese per rendersene conto http://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Mercola
Per fare informazione in maniera corretta avreste potuto riportare la notizia da una fonte meno schierata di questa.
misurafamiglia
28 maggio 2013
Le ricordo che questa è una testa giornalistica gratuita, le persone che ci lavorano dedicano il tempo libero a cercare informazioni e notizie. Questa è la notizia che abbiamo trovato e così com’è l’abbiamo pubblicata. Come già scritto, siamo disponibili a pubblicare articoli che vogliano affrontare la questione da un altro punto di vista e gli daremo lo stesso risalto.