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Udine: metodo Montessori, contributo convenzionato del Comune

montessori“Faremo tutto il possibile perché la sezione montessoriana possa crescere sempre più”. In più occasioni il Comune di Udine aveva manifestato concretamente la propria attenzione alla sezione attivata dal 2010 alla scuola primaria Garzoni. E lo ha ribadito ancora una volta approvando ieri, 4 novembre, in giunta, su proposta dell’assessore all’Educazione, Sport e Stili di Vita, Raffaella Basana, una convenzione tra palazzo D’Aronco e il Secondo Istituto comprensivo per la realizzazione del progetto “Scuola pubblica Montessori e doposcuola integrato”.

La scuola aveva infatti manifestato l’intenzione di reperire la dotazione necessaria per qualificare ancor di più l’esperienza in corso e garantire anche un servizio di doposcuola con educatori in possesso di specifica formazione secondo il medodo Montessori. Per fare questo, però, sono necessarie ovviamente nuove risorse che il Comune di Udine ha deciso, almeno in parte, di coprire concedendo un contributo convenzionato di 16 mila euro da suddividere tra questo e il prossimo anno scolastico.

“Dopo l’attivazione della seconda sezione – spiega Basana – abbiamo ritenuto fondamentale dare continuità al progetto con un contributo biennale, sostenendo non solo i servizi di doposcuola, ma anche contribuendo all’acquisto di materiale utile alla didattica. Aspetto questo fondamentale per il metodo montessoriano, insieme con l’ambiente e ovviamente l’educatore”.

Nella didattica montessoriana assumono infatti un ruolo l’ambiente assume un ruolo fondamentale, perché è la guida del processo educativo e di sviluppo dei bambini. Per questo lo si deve rendere simile all’ambiente di vita naturale del bambino e tale da suscitare l’interesse negli alunni, venendo incontro al loro bisogno di scoperta, movimento ed esplorazione autonoma. Non da meno l’importanza dell’educatore, che assume una funzione diversa rispetto all’insegnante “tradizionale”, esercitando un ruolo di mediazione tra il bambino e l’ambiente educativo. Gli insegnanti che applicano il metodo montessoriano, quindi, non si pongono “in cattedra”, ma lavorano a fianco dei bambini, osservando attentamente ogni alunno e dalle osservazioni traggono le indicazioni per gli strumenti e materiali da proporre. Ultimo, ma non in ordine di importanza il materiale utilizzato per le attività e che deve attrarre il bambino in modo irresistibile, invitandolo all’attività. Con questo materiale il processo di apprendimento dell’alunno è autonomo, il materiale stesso corregge l’errore, sviluppa la logica delle procedure e il problem solving.

La convenzione stipulata con il Comune di Udine avrà durata biennale e impegna l’amministrazione, oltre all’erogazione del contributo, a somministrare i pasti ai bambini frequentanti il doposcuola nonché la pulizia dei locali scolastici utilizzati durante.

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