Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin l’8 agosto 2014 ha firmato il decreto sulle “Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica”.
Il documento fa chiarezza, proprio alla soglia dell’inizio dei corsi e delle attività parascolastiche, sulla definizione dei diversi tipi di attività sportiva, su chi debba redigere i certificati, sulla periodicità dei controlli e validità del certificato, sugli esami clinici da eseguire.
Bisogna anzitutto fare una distinzione per le attività amatoriali, ossia quelle attività ludico-motorie praticate da soggetti non tesserati a Federazioni sportive o Enti riconosciuti dal Coni, svolte in maniera non occasionale, finalizzate al raggiungimento e benessere psico-fisico della persona, ad esempio nuoto libero o palestra.
Si specifica infatti che le suddette linee guida non si applicano all’attività ludica e amatoriale, per le quali il certificato resta facoltativo e non obbligatorio (come stabilito dal Decreto legge 69 del 2013 e confermato da una nota del Ministero alla Federazione italiana medici di famiglia), e si ricorda che l’esecuzione di ulteriori accertamenti, come l’elettrocardiogramma, per la valutazione clinica delle condizioni del paziente, rimane alla discrezionalità professionale del medico certificatore.
Il certificato può essere redatto dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta per i propri assistiti, oppure dal medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano.
Per ottenere il rilascio del certificato sono necessari “l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo effettuato almeno una volta nella vita.” Il medico è tenuto alla conservazione di una copia cartacea del documento o alla registrazione del referto nella scheda individuale informatizzata del paziente.
Il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio, pertanto il controllo deve essere annuale.
Per i soggetti che hanno superato i 60 anni di età e presentano associati alti fattori di rischio cardiovascolare, o per coloro che, a prescindere dall’età, hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente.
Il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista.
Un discorso più approfondito spetta alle attività ad elevato impegno cardiovascolare, cioè quelle praticate da tutti i non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI relativamente a manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio, patrocinate dai suddetti organismi, ad esempio le manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai 20 Km, il granfondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo o altre tipologie analoghe.
Per esse l’idoneità può essere rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport, anche in questo caso per il rilascio è obbligatorio il “controllo medico comprensivo della rilevazione della pressione arteriosa, di un elettrocardiogramma basale, inoltre di uno step test o un test ergometrico, con monitoraggio dell’attività cardiaca ed altri accertamenti che il medico certificatore potrà ritenere opportuni in base al proprio giudizio clinico del singolo caso”.
In questo caso il certificato ha validità annuale o inferiore, in base al giudizio clinico del medico certificatore.
Bisogna infine ricordare che la certificazione dell’attività sportiva agonistica, ossia praticata continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive, dagli Enti riconosciuti dal CONI ecc, continua a poter essere rilasciata esclusivamente dai medici di medicina dello sport presso i centri pubblici o privati accreditati.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, auguro una “buona attività sportiva” a tutti, ricordando che già gli antichi romani sapevano che “mens sana in corpore sano“, e rinviando magari ad una prossima volta quali sono i vantaggi di una sana e corretta attività sportiva!
a cura della dr.ssa Maria Antonietta Battafarano