Il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico rendono note, attraverso una circolare, le nuove normative circa l’uso domestico degli occhiali in 3D, elaborate con la collaborazione del Consiglio Superiore di Sanità. Un atto dovuto in seguito al sempre più diffuso uso degli occhiali in 3D, al cinema così come in casa, luogo quest’ultimo ove i televisori classici cedono il passo alle più tecnologiche Tv tridimensionali. Gli occhiali 3D possono causare disturbi della vista e stati di malessere generale, sia negli adulti che nei bambini. In sostanza si tratta di un vero e proprio bugiardino, il più classico dei foglietti illustrativi attraverso il quale il consumatore riceve un’adeguata “istruzione” circa l’uso e le contrindicazioni che possono verificarsi in seguito all’eccessivo uso dei sopra citati occhiali. Di seguito le avvertenze riportate sulla circolare e che presto i produttori saranno obbligati ad allegare all’oggetto in questione.
1) L’utilizzo di occhiali 3D in ambito domestico per la visione di spettacoli televisivi
- È controindicato per i bambini al di sotto dei 6 anni di età;
- Per i soggetti dai 6 anni fino all’età adulta, deve essere limitato alla visione per un tempo massimo orientativamente pari a quello della durata di uno spettacolo cinematografico;
- La medesima limitazione temporale è consigliata anche agli adulti;
- Deve essere limitato esclusivamente alla visione dei contenuti in 3D
2) Le modalità per effettuare un’idonea e periodica pulizia ed eventuale disinfezione in caso di particolari evenienze-infezioni oculari, infestazioni del capo, uso promiscuo, etc. Laddove la disinfezione degli occhiali non sia possibile in quanto potrebbe compromettere la funzionalità degli occhiali 3D, va comunicato al consumatore che in presenza di tali evenienze-infezioni è controindicato l’utilizzo degli occhiali 3D da parte del soggetto interessato fino alla scomparsa delle suddette circostanze.
3) Gli occhiali 3D devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambiniqualora vi sia la presenza di piccole parti mobili ingeribili.
4) Gli occhiali 3D devono essere utilizzati contestualmente agli strumenti correttivi della visione nel caso il consumatore sia portatore di lenti (occhiali da vista o lenti a contatto).
5) È opportuno interrompere la visione in 3D in caso di comparsa di disturbi agli occhi o di malessere generale e, nell’eventualità di una persistenza degli stessi, di consultare un medico.
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(fonte: http://www.giacinto.org)