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2° EDIZIONE DI GIROAZIENDA MERCATO DIFFUSO DI PRIMAVERA, 23 e 24 aprile

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2° EDIZIONE DI GIROAZIENDA

MERCATO DIFFUSO DI PRIMAVERA

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La Comunità Montana del Friuli occidentale organizza sabato 23 e domenica 24 aprile 2016 il secondo appuntamento della VIA DEI SAPERI E DEI SAPORI  – GIROAZIENDA/ MERCATO DIFFUSO DI PRIMAVERA:

Gli ospiti potranno visitare le grandi e piccole realtà locali alla riscoperta di luoghi magici,  di genuinità e sapori antichi (dalla cipolla rossa di Cavasso alla pitina delle Valli, dalla birra al succo di mela, la frutta della pedemontana e l’olio delle colline di Caneva), di tradizioni artigianali che si tramandano di generazione in generazione; un’occasione da cogliere al volo per tuffarsi alla scoperta di una terra ricca, attraverso usi e costumi, artigianato,  cultura e enogastronomia; aspetti fondamentali di UN TERRITORIO  che mira a sostenere e rilanciare una agricoltura sostenibile, nonché a preservare e valorizzare le tradizioni, la storia, i prodotti tipici o presidi Slow Food.

 

Il 23 e 24 APRILE  le oltre 50 Aziende accoglieranno i visitatori per raccontare la loro storia, mostrare e degustare i loro prodotti – dal succo di mele al vino, dalla pitina agli insaccati, dai formaggi alla cipolla, dai dolci tradizionali al miele.

 

L’evento prevede:

  • Apertura delle 21 aziende aderenti con visite guidate, laboratori, degustazioni dei prodotti.
  • Visite a luoghi culturali e naturalistici del territorio.
  • 4 itinerari (con bus da 30 posti) previa iscrizione obbligatoria.
  • Animazioni musicali.

 

 

I 4 tour , per i quali vi sarà la possibilità di pronotare il bus avranno il seguente itinerario:

sabato 23 aprile mattina

10.00 Tenuta Fernanda Cappello Partenza Tour

10.30 Azienda Agricola Borgo delle Mele e Azienda Agricola Mevania Marchi

11.15 Lestans di Sequals Visita guidata

alla Casa del ’900 e alla Raccolta

Archeologica

12.15 Tenuta Fernanda Cappello

 

sabato 23 aprile 2016 pomeriggio

ore 14.30 Vivaro: Az. Agr. Gelindo dei Magredi

ore 15.35 Maniago: Macelleria Salumificio Polesel

ore 16.15 Poffabro uno dei Borghi più belli d’Italia : Visita guidata a Frisanco “Da Lis Mans di Carlin” mostra miniature

ore 16.45 Associazione Culturale Scarpeti: artigianato locale

ore 18.00 Az. Agr. Maria Zambon Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo

ore 18.30 rientro presso Az. Agr. Gelindo dei Magredi

 

domenica 24 aprile mattina

ore 10.00 Cavasso Nuovo: Birrificio artigianale “La Birra di Meni” con Apicoltura Avianese e Azienda Agricola Gianni Carpenedo

ore 10.30 Tramonti di Sotto: Società Agricola Sottosopra

ore 11.40 Tramonti di Sopra: Azienda Agricola Borgo Titol e la mostra Mostra Arars e Gears

12.45 rientro a Cavasso Nuovo

 

domenica 24 aprile pomeriggio

14.30 Polcenigo: Loc. Santissima

14.50 Caneva: Società Agricola Rive Col De Fer con Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Figo Moro di Caneva e Apicoltura Pizzol

16.00 Budoia: Az. Agricola Busetti e Laboratorio artigianale Mazzariol

16.30 Visita Museo del Fungo

17.00 Polcenigo: Az. Agr. Pradarin

18.00 Polcenigo: Apicoltura Polese

 

 

La Via dei Saperi e dei Sapori delle Dolomiti Friulane, promossa dalla Comunità Montana del Friuli Occidentale e Gal Montagna Leader, è una iniziativa di merketing territoriale nata con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici della montagna pordenonese e di restituire il giusto valore a quelle piccole realtà di pregio e nicchia, che stanno svolgendo un ruolo insostituibile di sostegno e rilancio dell’agricoltura sostenibile, della preservazione delle tradizioni storico culturali e di quell’ambiente unico e insostituibile che caratterizza il comprensorio delle Dolomiti Friulane.

Ne fanno parte una cinquantina di aziende, unite dallo scopo comune di far conoscere la ricchezza enogastronomica, artigianale, culturale e tradizionale di una parte del Friuli ancora ricca di tesori da rivelare. Come la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, presidio Slow Food, caratterizzata dalla tipica tunica rossa con riflessi dorati che si tinge di toni più rosati nei terreni della Val Cosa. Una cipolla, dal cuore croccante e dolce, ottima da mangiare anche cruda, mai piccante. Era tradizione che le donne della pedemontana pordenonese, al levar del sole, scendessero da Cavasso Nuovo e Castelnovo del Friuli per portare a Maniago e Spilimbergo i loro cesti carichi di queste cipolle che erano elemento base dell’alimentazione della zona. Così come lo era la pitina, polpetta di carne affumicata che, ieri come oggi e anche oltre i confini regionali, rappresenta una vera e propria icona gastronomica della Val Tramontina. Originariamente composta da carni ovine, caprine o da selvaggina, la pitina deve la sua caratteristica forma di polpetta all’impossibilità di reperire budella per insaccare nelle zone di montagna e questo comprometteva la possibilità di conservarla. La pitina non richiedeva particolari attrezzature: era possibile prepararle ovunque, anche in malghe lontane particolarmente isolate. La sua preparazione  ha sempre seguito la disponibilità di materia prima: una capra che si spezzava una zampa, un malessere da parto o l’abbattimento di un camoscio, erano l’occasionale condizione per la sua immediata preparazione.
Le Dolomiti Friulane, infine, sono l’indiscusso regno di saporiti formaggi, come il formaggio asìno e il formai tal cìt, e di cantine di prim’ordine, spesso votate al recupero e alla valorizzazione di quei vitigni autoctoni, come Ucelùt, Sciaglìn, Piculìt Neri, Forgiarìn e Cjanòrie, che ne sottolineano l’identità enologica.

 

 

Se ami le Dolomiti Friulane fai un regalo a te e alla tua famiglia: a primavera porta in tavola i prodotti della “Via dei Saperi e Sapori”!

 

 

 

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