Il paleofuoco che trasforma
Dopo un’iniziale spiegazione teorica, in cui verranno illustrate anche le importanti tracce di focolari emersi negli scavi preistorici dell’Altopiano di Pradis, i partecipanti saranno suddivisi in gruppi ai quali verrà affidato il controllo su un materiale (coloranti, osso, selce e legno) posto a contatto con il calore.
La parte finale del laboratorio sarà dedicata a riconoscere le tracce lasciate sui materiali dall’azione del fuoco. Verranno messi a confronto materiali combusti e non combusti per comprendere il cambiamento della materia e le qualità acquisite o perdute. I partecipanti potranno poi classificare ed archiviare i materiali in un piccolo contenitore di fibre vegetali, così da avere una piccola riserva di colori, da utilizzare nel terzo laboratorio e/o in attività scolastiche e private.
Metodi di ricerca e uomini moderni: materiali e scavo archeologico
Una volta compiute le scoperte, l’opera di ricerca verrà completata attraverso la compilazione di apposite schede per i reperti, con l’indicazione della provenienza ed un primo riconoscimento dei materiali. Con quest’attività di attenzione e precisione i partecipanti si guadagneranno un diploma da archeologo!
Sapiens: conoscerci per immaginarci
In questo laboratorio verranno osservati una serie di reperti riprodotti che ripercorrono attività tipiche dei nostri progenitori cacciatori-raccoglitori Sapiens.
I piccoli archeologi saranno accompagnati in un percorso interpretativo che li porterà a porsi delle domande, alle quali risponderanno grazie al supporto degli archeologi presenti, all’utilizzo di microscopi e vere collezioni scheletriche.
La parte finale del laboratorio prevederà l’utilizzo di materiali coloranti naturali (vedi Laboratorio 1) per disegnare e interpretare su supporto in pietra alcuni degli oggetti incontrati.
TURNI: ore 10-11 e pomeriggio 14-15-16