Sperimentare, mappare, recitare, smontare, ritmare, costruire, risolvere… o ancora “5 organismi dal mucchio”, “5 popoli del pianeta”, “5 incontri con la storia”… o ancora la quotidiana “idea da mettersi in tasca” e il “daily report” che aggiunge alla libera espressione di un personale “diario giornaliero” pizzichi di inglese… ma ci sono anche numeri, bolle, pietre o nuvole “a merenda” e le altre numerose piccole attività, che ogni giorno punteggiano in maniera diversa i momenti più strutturati: quelli di esplorazione, gioco e creatività come i “44 passi nel parco” o i “giochi d’acqua” o il “giardino dei suoni”, e gli “are-ere-ire” come quelli ricordati sopra che contano anche “competere”, “immaginare”, “misurare” ecc.
È un programma caleidoscopio quello confezionato dall’Immaginario per i centri estivi che, per la prima volta, propone al pubblico di piccoli “grandi curiosi” e che sono contemporaneamente attivati nelle sedi di Pordenone e di Trieste, ma anche nella nuova sede di Adegliacco, nel comune di Tavagnacco (UD).
“È una nuova entusiasmante avventura, per noi – dice Fabio Carniello, direttore dell’Immaginario Scientifico – dopo la storica, pluridecennale esperienza nel campo didattica informale per le scuole sulle tematiche scientifiche e dopo quella fatta – soprattutto in questi ultimi anni – con i tanti servizi ludo-didattici che offriamo nelle nostre sedi con crescente successo (ndr: Scienziati della domenica, Notti Immaginarie, Compleannis, Ecolab ecc.), ci sentiamo pronti per cimentarci nei cosiddetti centri estivi o “punti verdi”, interpretandoli però ‘a modo nostro’. Abbiamo voluto costruire una proposta densa ma leggera insieme, un programma fatto di tante piccole attività che siano di stimolo per le giovani menti e le loro fresche energie; tanti momenti di crescita che profumano di gioco e tempo libero pur essendo, almeno a mio avviso, squisitamente formative. Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che i piccoli sono affamati di sapere e scoprire, e pronti a “impegnarsi a fare” molto più di quanto ci si aspetti.”
La presenza di una notevole “impronta scientifica” nelle attività, come ci si può aspettare da un museo della scienza, ovviamente c’è, ma è tutt’altro che schiacciato sul versante scientifico il programma delle settimane: musica, scrittura, arte, storia, geografia… parola, immagine, gesto… e naturalmente natura, tanta natura, a ogni scala di grandezza e nei suoi tanti scorci, che diventa teatro per le numerose attività motorie all’aria aperta. “Certo, c’è molto della ‘scienza giocata’ che contraddistingue i nostri musei – conferma Carniello – ma la parola d’ordine, il concetto principe che ho messo sul tavolo del gruppo dei giovani educatori chiamati a progettare le attività – e che saranno impegnati i prima persona nell’accompagnare, intrattenere e stimolare i partecipanti alle nostre “ISaWeek” – è stato ‘il dovere essere apritori di finestre davanti al naso dei bambini’… nulla di più ma anche nulla di meno”. Ed è proprio questa l’impressione che suscita il leggere i programmi che si susseguono diversi di settimana in settimana: tante grandi e piccole o anche piccolissime finestre sulla straordinaria varietà del mondo, quello naturale, quello culturale, quello del fare e dello scoprire ma anche quello emotivo e della personale fantasia. “Per farlo abbiamo riunito un pool di animatori con competenze diverse — continua il direttore – per lo più neolaureati ma con formazioni che vanno dalla chimica e le altre materie scientifiche “dure” alle lingue straniere, dalle tecnologie per l’ambiente ai beni culturali, dall’architettura alla multiculturalità, e tutti con numerose esperienze pregresse nel campo dell’animazione culturale dedicata ai bambini”.
Non manca però un quotidiano momento per il sacrosanto relax estivo, con gioco di gruppo “autogestito”, quello di piccoli gruppi e coppie che si formano spontaneamente o anche la feconda attività solitaria che alcuni bambini amano fare.
Dal 18 giugno al 7 settembre, dal lunedì al venerdì, due sono le offerte base delle settimane “ISaWeek” come sono state battezzate: “ISaMorning” che prevede l’orario corto mattutino (dalle 8:00 alle 12:30) e “ISaDay” che prevede invece la giornata intera, fino alle 16:30. Entrambe le soluzioni (anche quella corta) includono un giorno (il mercoledì a Trieste, il giovedì a Pordenone e Tavagnacco) con un’escursione speciale che esce dai confini dei dintorni delle sedi museali e che occupa l’intera giornata.
Altra interessante opzione è la possibilità – disponibilità di posti permettendo – di iscriversi anche solo per una o più giornate. “Abbiamo previsto questa opzione – conclude Carniello – per soddisfare estemporanee esigenze dei genitori ma anche per rispettare eventuali difficoltà economiche delle famiglie, in questo periodo così difficile, senza negare però del tutto ai più piccoli l’occasione di vivere esperienze che, ne sono certo, saranno gioiose e formative… arricchenti culturalmente ed emotivamente”.
Tutte le informazioni sulle “ISaWeek” sono disponibili sul sito internet dell’Immaginario Scientifico (www.immaginarioscientifico.it) che è anche lo strumento per sottoscrivere direttamente la richiesta di iscrizione. Per contatti 040 224424 oppure [email protected]