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Da Rosa Rita Formica una fiaba per tutte le mamme

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formicaHo scritto questa fiaba dedicando un fiore a tutte le mamme, impegnate con tanto di loro stesse, nel complesso e delicato compito di crescere i propri figli.
Ogni madre, nasconde una Donna.
Dico nasconde, perché il più delle volte, una madre mette da parte le esigenze di una Donna. Per anni, indossa i panni di colei che è costantemente in prima linea, tra bucato, pranzi, pulizie, spese, gestione dei figli e, il più delle volte, anche il proprio lavoro professionale.
Alla domanda “Ma a lei cosa piace, quali sogni piccoli, ma raggiungibili lei immagina?” molte mamme in consulenza pedagogica restano senza parole, sospese tra i silenzi e ipotesi lontanissime dalla realtà.
Sognano per la famiglia, per i figli, ma per se stesse fanno fatica.
Ecco allora, che donare un fiore al proprio ESSERE Donna significa donare respiro ad una femminilità solo assopita, pronta a essere riconosciuta in se stesse.
Il riconoscimento dell’ Amore per sé, passa attraverso piccoli gesti quotidiani, delicate carezze da farsi e dona maggiore energia alla relazione con i figli e a quella con il partner.
Se le mamme sono inviate a riconoscere in che modo possono amarsi di più, ecco, d’improvviso, escono molte ipotesi, non solo sogni ma possibilità concrete: prendere un caffè con le amiche attraverso un confronto leggero sempre utile; camminare mezz’ora all’aria aperta; un trucco o un taglio particolare; un abito o un accessorio carino; un’ ora in palestra; uno spazio di buona lettura; la visita ad una mostra; una maglia da confezionarsi etc.
Tutto è possibile.
Reale perché può restare in un piccolo spazio, per poi dilatarne l’efficacia, quasi seguisse il principio dell’omeopatia.
In quel piccolo spazio esiste la possibilità di sorridere di più.
Quello stesso sorriso che ogni donna e mamma regalerà a suo figlio come esempio.
Perché si sa: l’esempio è l’unico atto educativo vero.

Buona lettura.

Dott. Rosa Rita Formica (Pedagogista counselor certificata APEI E FAIP)
www.formicarosarita.it

fiaba-formicaIllustrazione di Carlotta Abrami
C’era una volta un prato.
Un prato con tanti fiori profumati.
Su nel cielo si sentivano le grida di tante piccole gocce d’acqua colorate dell’arcobaleno; Si stavano divertendo un mondo tra di loro a mescolare il rosso con il giallo e il blu.
A un tratto udirono un rumore strano, un cigolio lento e continuo.
Guardarono curiose giù, verso il basso, e videro una formichina molto triste che stava trascinando un pesante carretto.
Era ricolmo di provviste per l’inverno e tra esse un grosso seme di grano.
Lei pensava sempre a tutti, poco a se stessa, per questo era triste.
Cosi, quel giorno, parlava da sola, o canticchiava non si udiva bene, e, nel frattempo, trascinava il suo peso.
Il sole, attento con i suoi raggi a donare calore a tutti in egual misura, osservò quella scena.
Con un grosso vocione disse:
” Formichina che ci farai con quel seme di grano?”
“Lo porto nella mia dispensa. Esso diventerà una preziosa farina per confezionare delle buone torte per i miei piccoli, questo inverno quando nevicherà e loro dovranno andare a scuola.
“Durante il freddo le formichine vanno a scuola . Non lavorano, ma studiano ” rispose la formica.
“Sai, caro amico sole, il seme non è per me..”
“Davvero!!!Ohibò” Esclamò il sole facendo con la sua bocca un bel cerchio tondo per lo stupore
“Se vorrai ti posso donare una magia. Io ti vedo stanca” continuò il sole.
” Una magia? Quella delle fate?” disse la formichina fermandosi e asciugandosi la fronte con un fazzoletto di petalo di margherita.
“No, è la magia del mio calore, l’Amore grande che ho per tutti!” Proseguì la palla infuocata.
“Bene. Sono pronta! Ora guardo con attenzione” disse mettendo le braccia sui fianchi grossi di formichina.
Per magia, il sole ampliò i suoi raggi che divennero tanti, tanti e tanti ancora.
La sua faccia si fece rosso fuoco come quando si soffia dentro ad un palloncino.
Il semino, nel carretto incominciò a traballare…a traballare…..quasi stesse ballando.
Poi, come per incanto la sua buccia esplose.
“Punf!” questo fu il rumore che udirono tutti, quasi fosse un colpo di cannone.
Poi, piano piano, un filo verde, quasi fosse un serpentello, sinuoso, si alzò lentamente verso il cielo, con delle foglie larghe come fossero delle grandi mani.
“Una piantina!!!” gridò la formica.
“Certo” rispose il sole “una bella piantina per abbellire la tua casa ordinata”.
Poi, salendo verso il calore, lo stelo verde con un bocciolo finale esplose in un grande fiore rosso, gridando la sua gioia alle goccioline d’acqua dell’arcobaleno che osservavano la scena incuriosite.
“E ora attendi ancora..” proseguì il sole “Non sentirti sola. Siamo sempre uniti agli altri, anche nelle difficoltà!”
Tante farfalle come folletti, iniziarono a danzare e volarono colorate vicino a lei.
Deposero sul carretto tanti chicchi di grano dorato che si trasformarono in moltissimi biscotti, fette di pane, pasta, etc
“oh! Grazie” disse commossa e gioiosa la formica.
Con lentezza riprese il cammino, ma ora lei era felice e il suo carretto non era più pesante ma leggero, perché conteneva un fiore per lei, oltre alle sue provviste speciali.
Non si sentiva più triste e nemmeno sola.
Il sole sorrise e pensò che il calore dell’Amore può molte magie!

a cura di Dott. Rosa Rita Formica
(Pedagogista counselor certificata APEI E FAIP)

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