La personalità è il risultato dell’interazione del nostro carattere, sfumatura e profumo unico e irripetibile, e gli stimoli esterni del contesto in cui nasciamo e cresciamo.
Nell’articolo precedente, abbiamo approfondito gli scopi della personalità: esprimere se stessi e saper interagire correttamente con la vita.
Per maturare e crescere una personalità sana, capace ed equilibrata, sono necessarie diverse abilità.
Abbiamo scelto di esplorarne alcune, in modo da fornire un panorama nuovo sullo sviluppo la personalità.
Abilità di stare di fronte all’esperienza
Quando ci accade qualcosa di forte o di non sostenibile, ci troviamo in difficoltà: non riusciamo a vivere l’evento con presenza e serenità.
Ci sono due comportamenti tipici che si assumono in caso di estremo disagio:
- Il primo è fuggire di fronte all’evento, ovvero ritirarsi
- Il secondo è reagire e “aggredire” ciò che ci ha messo in difficoltà
In entrambi i casi, perdiamo la capacità di ragionare, di affrontare il problema con lucidità e consapevolezza.
Siamo qui di fronte al classico perdere la pazienza!
Saper stare di fronte all’esperienza senza ritirarsi né aggredire, dona nel tempo la capacità di valutare ciò che accade, di non perdere le staffe, di trovare la giusta soluzione e di interagire correttamente con l’evento in questione.
L’abilità di usare la volontà
La volontà è una delle doti principali della personalità e può essere concepita come l’abilità di ordinare il pensiero, la comunicazione e il comportamento in base ad una scelta.
Inizialmente, il bambino si muove per soddisfare i propri bisogni e per seguire il suo piacere.
Successivamente, soprattutto con l’inizio della scolarizzazione, viene chiesto al bambino di usare la propria volontà per attivare comportamenti che non rispondono a bisogni o a ciò che gli piace.
In questo modo si matura l’uso della volontà: anche se non ti piace o non ti va, scegli di fare questa cosa.
È un processo lento che ha bisogno di cura e sostegno, per non creare il senso del dovere che in verità porta a subire la vita, senza una volontà capace di scegliere.
L’abilità dell’attenzione
Uno dei punti deboli nell’educazione contemporanea, risulta essere l’attenzione.
Genitori e insegnano concordano sul fatto che bambini e ragazzi hanno poca attenzione, si distraggono facilmente e non seguono le lezioni o le indicazioni.
Questa abilità può essere sviluppata in due modi:
- Dando al bambino una buona attenzione attraverso l’ascolto, lo sguardo e la comprensione; in questo modo gli insegno direttamente la purezza dell’attenzione veicolata proprio dalla qualità della relazione.
- Chiedendo al bambino questa stessa attenzione, aumentando in modo graduale la loro capacità di “stare” sulle cose: accompagnare il bambino a coinvolgersi con un’esperienza mantenendo la sua attenzione sino alla conclusione della stessa.
Nel prossimo articolo studieremo altre abilità necessarie per sostenere lo sviluppo sano e armonico della personalità di un bambino.
Bibliografia:
Lo sviluppo della personalità, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Educare con amore e fermezza, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
I fini nell’educazione, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il sì e il no, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Le abitudini di vita, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il ciclo di apprendimento, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Insegnare le relazioni, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Esprimere e conoscere se stessi, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Le abilità dell’educatore, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Un progetto per un bambino, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
a cura di
Dott.ssa Donatella De Marco, Psicologa
Dott.ssa Silvana Tiani Brunelli