All’interno dello studio della seconda lezione “I fini nell’educazione”, appare centrale la disponibilità a confrontarsi con ciò che incontreremo perseguendo le nostre mete.
Quotidianamente, nel momento in cui vengono concepiti dei fini, emergono degli ostacoli, ossia delle barriere che si pongono tra noi e la meta.
Possono essere di varia natura, di vario tipo, ma ciò che contraddistingue gli ostacoli è il fatto che ci distraggono dal fine, spostano l’attenzione e le nostre intenzioni.
A volte per eccessive difficoltà, si abbandona la meta, si rinuncia a realizzare ciò che avevamo scelto e deciso.
L’abilità di fronteggiare gli ostacoli si riassume in cinque punti:
- il primo passo è riconoscere l’ostacolo che ci impedisce di arrivare alla meta: definirlo, vederlo, sapere esattamente in cosa consiste;
- quindi, riconfermare la nostra meta, nonostante l’ostacolo: non perdere di vista la direzione verso la quale stiamo viaggiando;
- trovare una soluzione valida e reale per superare l’ostacolo, senza girarci intorno, ma scegliendo azioni efficaci;
- mettere tutto il nostro sincero impegno nel superare le difficoltà;
- infine, superare l’ostacolo e proseguire verso la realizzazione della meta.
Tutto questo è di grande valore, perché attraverso il nostro esempio, il nostro impegno nel riconoscere e superare le barriere che appaiono nel processo educativo, la cura che dedichiamo a questo progetto, il bambino apprenderà spontaneamente come agire correttamente di fronte ad un impedimento che potrà comparire nella sua vita.
Passiamo ora all’ultimo punto di questa lezione: le indicazioni di base, utili per ideare un progetto per realizzare i nostri fini nell’educazione.
*Originare dei fini veri, sentiti ed autentici, ossia scoprire dentro di sé quali mete educative vogliamo perseguire, in modo onesto e sincero.
*Scegliere di impegnarsi in questo progetto, nonostante le difficoltà che appariranno.
*Dare una forma ai fini, rendere quindi le nostre intenzioni concrete, calate nel quotidiano, realizzabili attraverso delle azioni.
*Avere un buon rapporto con il tempo: avere fini a breve, medio e lungo termine (articolo di Gennaio 2013), ben congeniati e incastrati fra loro.
*Riconoscere gli ostacoli e saperli affrontare e superare.
*Essere positivi e propositivi, trovando soluzioni inedite e avendo entusiasmo sia nel proporre il fine sia nel promuoverlo e realizzarlo.
*Riconoscere le opportunità che spesso la vita ci offre, per perseguire le nostre mete. Non ci sono solamente gli ostacoli!
*Avere una visione ampia e concepire un progetto completo, ricco e variegato.
*Attivare, attraverso la realizzazione dei fini educativi, un processo di miglioramento e di crescita nel processo educativo e nella nostra vita.
*Elevare la qualità dell’educazione nel nostro contesto di vita e magari anche oltre il nostro orizzonte.
Nel realizzare i fini, cercare e trovare sempre strumenti nuovi, migliori, più adatti alla situazione.
La completezza della ricerca di “Educare con amore e fermezza” offre la conoscenza e gli strumenti per produrre un reale cambiamento e un significativo miglioramento nel processo educativo di ogni adulto che è in relazione con un bambino.
L’impegno che l’educatore investirà nel suo insegnare, sarà ricompensato illimitatamente dal benessere e dalla serenità del suo bambino.
Nel prossimo articolo, ci addentreremo in un argomento sempre molto attuale e che risveglia l’interesse di tutti: la terza lezione si intitola “Il sì e il no”, un viaggio nel mondo del saper permettere e del saper porre un limite.
Bibliografia:
I fini nell’educazione, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Educare con amore e fermezza, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Il sì e il no, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Le abitudini di vita, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
Insegnare le relazioni, Silvana Tiani Brunelli, Podresca Edizioni
a cura di
Dott.ssa Donatella De Marco
Dott.ssa Silvana Tiani Brunelli